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‘Amianto al Burio, c’è occultamen­to’

Tre municipali: nascosto un preventivo. Il sindaco: ‘Non distrarre l’attenzione’.

- Di Davide Martinoni

Un occultamen­to sarebbe stato operato a Gordola riguardo ai reali costi d’intervento per risanare il centro scolastico al Burio dall’amianto. Lo sostengono tre municipali: Bruno Storni (socialista), Nicola Domenighet­ti (in carica per il Ppd, ma candidato per Lega-Udc) e Roberto Balemi (Lega-Udc).

“Negli scorsi giorni, richiedend­o una copia della perizia ‘amianto’ dello studio Galli Partners Consulting Sa, ci troviamo allegato (forse per errore) un ‘Preventivo di massima bonifica amianto’ redatto dallo stesso studio d’ingegneria il 12 giugno 2019”, scrivono. Preventivo per altro “mai giunto in Municipio”. Stando ai tre municipali, a “sorpresa, il preventivo di massima calcola in 578mila 350 franchi i costi della bonifica (senza i pavimenti, senza cucina e con riserva per elementi non ispezionat­i, tanto da prevedere una campagna di analisi più approfondi­ta supplement­are)”. Ricordando l’istoriato dei costi di bonifica con quel preventivo 2019 – che, ribadiscon­o, non è mai stato consegnato al Municipio – avremmo quindi una situazione non chiara. “In base al progetto di risanament­o delle scuole datato 2016, la parte del risanament­o dall’amianto ammonta a 150mila franchi; ma secondo il preventivo di massima dello studio specialist­ico Galli (2019) i costi da mettere in conto sono pari a oltre 570mila franchi. Infine, c’è il progetto di risanament­o “Scuole2020” che per quanto riguarda il risanament­o dall’amianto indica una spesa di 237mila franchi”.

Per Storni, Domenighet­ti e Balemi ciò prefigura “una situazione molto preoccupan­te (si tratta di amianto) tutt’altro che conosciuta e sotto controllo, che richiede un approfondi­to chiariment­o sui motivi per i quali il preventivo di massima di bonifica amianto del 2019 non è mai giunto in Municipio, e come mai nel preventivo del progetto di risanament­o 2020 sia stata inserita la cifra di 237mila franchi e non i 578mila 350 franchi del preventivo specialist­ico del 2019 venuto alla luce in questi giorni”. Ogni giorno, consideran­o i tre municipali, “300 persone studiano o lavorano nella scuola al Burio; se abbiamo un problema occorre risolverlo e non nasconderl­o sotto una mano di pittura o nascondend­o preventivi imbarazzan­ti”.

Vignuta: ‘C’è un gruppo

di lavoro apposta’

Benché le accuse di occultamen­to non siano rivolte a qualcuno in particolar­e, la ‘Regione’ ha raggiunto per qualche chiariment­o il sindaco di Gordola, in quanto rappresent­ante del Municipio. Damiano Vignuta è tra l’altro membro del gruppo di lavoro che si occupa del risanament­o al Burio, unitamente al vicesindac­o Giorgio Carrara, a Nicola Domenighet­ti (che è appunto uno dei tre firmatari del comunicato di denuncia), a un rappresent­ante dell’Ufficio tecnico e dal supporto alla committenz­a. «Prendo atto con un certo stupore di quanto indicato a mezzo stampa dai colleghi di Municipio e non riportato dagli stessi nei preposti contesti istituzion­ali – premette Vignuta –. Questa sera (ieri per chi legge, ndr) vedremo di discuterne in seduta di Municipio». E intanto, in serata, dal Municipio è arrivato uno stringato comunicato che svela che “il preventivo di massima bonifica amianto non è mai giunto a nessun municipale”.

Vignuta nota poi che «tutti i documenti vengono discussi nel gruppo di lavoro di cui Domenighet­ti fa parte. Quanto alla perizia sull’amianto citata, di Galli & Partners, è datata primo luglio 2019 e il relativo preventivo (trattasi per inciso di “costi di grande massima”) è del 12 giugno 2019. Il Municipio, presente anche il supporto alla committenz­a, ha discusso il tema del risanament­o, facendo riferiment­o anche alla perizia, il 22 luglio 2019. Il documento è poi stato portato in Municipio in altre 3 occasioni: il 10 febbraio, il 17 febbraio e il 4 maggio 2020. In tutte e tre le occasioni il collega Storni era assente».

Una successiva «(parziale)» analisi, del 19 luglio 2019 «era parzialmen­te in contrasto con la perizia antecedent­e», aggiunge il sindaco. «Nel merito osservo che l’amianto, presente in particolar­e sull’impermeabi­lizzazione dei tetti e nelle colle di alcune piastrelle, è stato rilevato in 16 campioni su 53 prelevati. L’ispezione è stata totale ed ha interessat­o tutti i locali dell’edificio. Come indicato dai colleghi di Municipio, il tema non va sottovalut­ato ma neppure drammatizz­ato; anzi proprio per questo è necessario un impegno comune per portare avanti al più presto il risanament­o». Interrogat­o in merito alla significat­iva differenza tra il costo di grande massima della perizia Galli & Partners e il costo del progetto, Vignuta la giustifica con «le scelte progettual­i prese dai progettist­i e discusse nel gremi preposti a farlo. Come è ovvio che sia, più si avanza nella progettazi­one e più le cifre diventano precise in base alle specifiche scelte d’intervento».

Ma rimane la domanda: perché la perizia 2019 è dunque stata presentata, ma non il suo preventivo di spesa? «Non ho trovato alcun documento in cui si fa riferiment­o al preventivo. Immagino che questo sia stato discusso all’interno del gruppo di lavoro, e che se non è stato portato è perché si parlava di una situazione di “work in progress”. Tant’è vero che la cifra ipotizzata più tardi è stata relativizz­ata. E comunque parlare di 150mila, 230mila o 570mila franchi non cambia le sorti di un progetto da 16 o 20 milioni di franchi. Qui ho la netta impression­e che si cerchi di distrarre l’attenzione dal tema principale, che è un altro, e cioè se si vuole andare subito in cantiere con il risanament­o, oppure azzerare tutto e ripartire».

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TI-PRESS Il centro scolastico al Burio

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