‘Emozioni che fanno bene al movimento’
Tra i pochi privilegiati che hanno potuto assistere dal vivo alla rassegna iridata sulle Dolomiti c’è anche il ticinese Marco Gut, presidente della Federazione cantonale di sci (TiSki) nonché membro del comitato di Swiss-Ski. «Ho avuto la fortuna di poter essere a Cortina per la prima settimana di gare, mentre la seconda me la sono comunque gustata da casa – ci racconta il 63enne, che è anche delegato tecnico della Federazione internazionale di sci (Fis) –. È stato evidentemente strano, con tutte le misure di protezione e l’assenza del pubblico, ma non per questo sono mancate le emozioni. Grazie agli atleti in primis, ma anche perché l’organizzazione si è rivelata ottima, un bel banco di prova in vista delle Olimpiadi del 2026 (assegnate appunto alla località veneta e a Milano, ndr). La partenza a singhiozzo dovuta al maltempo non è certo stata colpa degli organizzatori, mentre lo scivolone sullo slalom parallelo (prova falsata dal tracciato irregolare e un regolamento inadatto, ndr) è stato evidente, ma si trattava pur sempre di una prima a un Mondiale e sono sicuro che non capiterà più. A livello di risultati poi è stata una rassegna iridata incredibile per la Svizzera, nove medaglie sono un gran bel bottino e il fatto che ben tre siano arrivate dalla nostra Lara Gut-Behrami, non può che renderci orgogliosi. In particolare nessuno si aspettava l’oro in gigante, forse lei per prima ed è stato davvero bello vederla esultare così a fine gara».
Emozioni forti il cui significato travalica i confini della sfera personale di chi le ha vissute in prima persona, per arrivare sino a chi simili imprese le sogna… «Quello che hanno fatto gli atleti rossocrociati e in particolare Lara rappresenta tantissimo per tutto il movimento dello sci nazionale e cantonale, risultati del genere a un grande appuntamento si traducono sempre in un entusiasmo capace di fungere da traino per i nostri giovani. Sia per quelli che fanno già parte dei nostri quadri, sia per i ragazzi e le ragazze che magari saranno invogliati proprio da quanto successo a Cortina ad avvicinarsi al nostro mondo».
Un mondo che anche a livello regionale sta inevitabilmente facendo i conti con le difficoltà legate alla pandemia, ma che di certo non molla… «Il nostro movimento sta bene, le varie selezioni proseguono negli allenamenti e gli juniori possono gareggiare a livello Fis, dove tra l’altro abbiamo ottenuto buonissimi risultati. Confermata anche la tappa di Coppa Europa di freestyle in programma dal 5 all’8 marzo ad Airolo. Dagli under 16 invece è tutto fermo per quel che riguarda le competizioni, per cui per il momento ci si arrangia con allenamenti di confronto interni cronometrati. Tutti non vedono l’ora di poter riprendere normalmente e la speranza è di poterlo fare da inizio marzo, come lasciato intendere nelle comunicazioni ricevute negli scorsi giorni, attraverso le quali la Confederazione sembra intenzionata a dare luce verde, anche se bisogna ancora capire in che modo».