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Amianto al Burio, l’occultamen­to c’è

- Di Bruno Storni, municipale a Gordola

Replica e precisazio­ni alle affermazio­ni fuorvianti di Vignuta sull’occultamen­to del preventivo di massima bonifica amianto oggetto del nostro comunicato del 21 febbraio. Nelle riunioni citate da Vignuta del 14 febbraio e 4 maggio 2020 (...)

(...) (ero assente giustifica­to) era stata trattata la domanda di costruzion­e, non la perizia né il preventivo di massima bonifica amianto bensì la domanda di costruzion­e.

Nella riunione del 22 luglio 2019 sebbene sia la perizia che il preventivo di massima fossero già stato redatti e consegnati, il Municipio non ne fu messo a conoscenza, non se me parlò affatto, anzi facendo riferiment­o al progetto precedente si verbalizzò quanto segue: “I progettist­i non si erano soffermati sulla presenza o meno di materiali inquinanti, mandato che poi è stato dato alla ditta Galli”.

Non è vero quindi quanto afferma Vignuta, il Municipio il 22 luglio non ha discusso la perizia amianto perché sebbene perizia e preventivo di massima fossero già conclusi non erano giunti al Municipio né erano stati registrati in posta in entrata, anzi si ripetè quanto si sapeva, e cioè che avevamo in maggio dato il mandato senza però informare che erano già conclusi da settimane.

La perizia è poi apparsa 9 mesi dopo, a febbraio 2020, inserita nell’incarto della domanda di costruzion­e senza comunque mai essere stata discussa in Municipio, mentre il preventivo di massima non è mai giunto al Municipio come confermato tramite comunicato stampa del 22 febbraio dal Municipio.

È quindi confermato l’occultamen­to di importanti documenti sulla critica questione amianto e la falsità dei costi riportati nel preventivo 2020.

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