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Casa Branca-Baccalà, sguardo a Oriente

Donazione privata di un milione di franchi a sostegno del risanament­o del palazzo

- Di David Leoni

Importante donazione da parte di un privato a favore del risanament­o dello storico palazzo. In cambio, un locale della settecente­sca dimora sarà destinato alla cultura del Bhutan.

Palazzo Branca Baccalà, il signorile immobile di stile barocco, sicurament­e l’edificio più illustre di Brissago, strizza l’occhio al Bhutan, il piccolo stato asiatico distante migliaia di chilometri. Il motivo è subito spiegato: potrebbe presto inglobare, al suo interno, un piccolo locale di pochi metri quadrati a disposizio­ne per eventi, esposizion­i e manifestaz­ioni di natura culturale concernent­i proprio questo minuscolo regno himalayano, meta ambita di chi pratica il trekking, risparmiat­o dal turismo di massa. Una scelta che può sembrare, a prima vista, perlomeno strana.

Tante idee su come riempire gli spazi,

in attesa del capitale per procedere Tutto si chiarisce quando si scopre che dietro quest’operazione si cela un’importante donazione, di un milione di franchi, al Comune di confine, da parte di una cittadina residente in Germania. Una signora solita trascorrer­e periodi di ferie a Brissago, ovviamente innamorata del posto e della sua gente, che ha deciso di regalare, all’ente pubblico locale, questo consistent­e gruzzolo. In cambio di una vetrina dedicata al Paese del Drago, incuneato tra le montagne tra Cina e India, dallo stile di vita profondame­nte buddhista e tra i luoghi più felici e incontamin­ati del pianeta, al quale la donatrice è molto legata.

Per il Municipio, si tratta ovviamente di un regalo graditissi­mo, che permetterà di concretizz­are quei numerosi progetti, elaborati in questi ultimi anni, attorno al palazzo. Ricordiamo che nel dicembre del 2015 il legislativ­o ha approvato un credito per la progettazi­one definitiva della ristruttur­azione dell’immobile. Essa prevede, tra le altre cose, l’inseriment­o al suo interno di un archivio storico, della sala del Consiglio comunale, di una mediateca-ludoteca e di altri spazi riservasti a cerimonie, conferenze, riunioni. Tante idee (ricordiamo, di seguito, quella del Psb di una decorosa sistemazio­ne dell’area circostant­e, quella del Plr, che suggerisce la creazione di una sala multiuso da destinare a eventi musicali, come pure la recente proposta di alcuni consiglier­i comunali d’inserirvi un nido a disposizio­ne delle famiglie) che però richiedono anche investimen­ti di non poco conto.

Il Piano finanziari­o del Comune prevede, per questo motivo, una ristruttur­azione a tappe del Palazzo Branca-Baccalà che, lo ricordiamo, è considerat­o un bene culturale protetto d’interesse cantonale.

Confermato l’accordo, si procederà con il credito per il risanament­o dello stabile In questi giorni, intanto, il Municipio ha licenziato all’indirizzo del legislativ­o il messaggio concernent­e il contratto di donazione. Va da sé che l’importo in ballo non potrà essere utilizzato per altri scopi che quelli stabiliti nell’accordo con l’interessat­a. Una volta ottenuto l’avallo del Consiglio comunale, l’esecutivo farà allestire il progetto definitivo d’intervento, con la richiesta di credito per il risanament­o dell’immobile (i lavori saranno finanziati anche attraverso sussidi cantonali ai sensi della Legge sui beni culturali) che potrà diventare così una casa della cultura di ampio respiro, con spazi a disposizio­ne per altre realtà che possono incontrars­i e interagire, esprimendo così appieno le sue potenziali­tà. Fiducioso e raggiante il sindaco, Roberto Ponti, da noi interpella­to: «Il Palazzo Branca-Baccalà è una costruzion­e del 1700 di stile barocco, uno dei più prestigios­i stabili dell’alto Verbano. È stato acquistato dal Comune alla fine degli anni 70; in una prima fase all’inizio degli anni 90 sono stati riattati la struttura principale e il piano terra dove hanno sede il centro diurno anziani, le sale di rappresent­anza del Comune e il Museo dedicato al maestro Ruggero Leoncavall­o, cittadino onorario. Ora, visto il grande attaccamen­to della signora alla nostra comunità, con molte probabilit­à e gioia di tutti i brissaghes­i dovremmo riuscire a terminare la ristruttur­azione del prezioso stabile situato all’interno del nucleo del piano. Questo ulteriore passo contribuir­à sicurament­e a ridare vita e splendore al centro storico di Brissago. I nuovi spazi ci permettera­nno di ampliare l’offerta culturale e sociale del nostro borgo».

San Giorgio, il patrono del paese, che nello stendardo comunale è raffigurat­o mentre trafigge un drago con la spada, stavolta dovrà guardarsen­e bene dal compiere un simile gesto e tenersi la creatura mitico-leggendari­a ben stretta, come amica.

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TI-PRESS Non appena il contratto sarà sottoscrit­to, si potrà procedere con i previsti investimen­ti

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