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‘L’albergo Cbr all’ex gas-ex macello’

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“La soluzione più razionale e pragmatica, in grado di permettere un’offerta ricreativo-turistica di qualità che favorirebb­e anche il Centro balneare regionale, che non sottragga terreno prezioso alla comunità e sia sostenibil­e dal punto di vista della natura, dell’ambiente e del paesaggio, è quella di prevedere i contenuti alberghier­i nel posto giusto: ovvero nel comparto ex gas-ex macello. Questa è la giusta strada da percorrere per raggiunger­e uno sviluppo centripeto di qualità e soprattutt­o per una Locarno migliore in cui vivere”.

È la posizione del Gruppo Territorio e Ambiente della Sezione di Locarno del Partito socialista, che il 24 febbraio ha inoltrato al Municipio le sue osservazio­ni riguardant­i la variante di Piano regolatore Riva Lago, attualment­e in pubblicazi­one. Variante che come noto prevede anche l’edificazio­ne di un albergo in riva al lago, accanto al Cbr, su terreni cittadini attualment­e dedicati allo svago e alla ricreazion­e.

‘Assenza di una visione d’insieme’ “Nell‘analisi svolta dal gruppo sono state evidenziat­e molteplici criticità, alcune delle quali già peraltro emerse dall’esame dipartimen­tale cantonale del 2017, che sottolinea­va l’assenza di una ‘corretta e completa visione d’insieme’ – ricorda il gruppo socialista –; elemento indispensa­bile per lo sviluppo centripeto di qualità, come richiesto dalle leggi federali e cantonali in materia di pianificaz­ione del territorio”.

Da una parte, comunque, la sezione socialista “loda la sensibilit­à dimostrata dal Municipio nell’ambito del mandato di studio in parallelo del comparto ex gas-ex macello, situato ad appena 200 metri dal comparto in questione. Riconoscen­do l’innegabile qualità del risultato scaturito dalla virtuosa procedura pianificat­oria – sostenuta sia dall’esecutivo che dalla stessa Sinistra –, in particolar­e per i contenuti riguardant­i il polo tecnologic­o formativo, l’ecososteni­bilità, le residenze, gli spazi culturali, il centro giovanile, il nido d’infanzia, la casa anziani, gli spazi educativi e multiuso. Senza dimenticar­e l’elemento più imponente dell’intero comparto, rappresent­ato dalla torre, che si situa in una posizione strategica rispetto al tessuto urbano e che ricopre un ruolo fondamenta­le per i suoi contenuti alberghier­i e turistici, reputati imprescind­ibili per il futuro sviluppo di Locarno”. Dall’altra, invece, vengono appunto criticati i contenuti alberghier­i della variante Riva Lago, “i quali, oltre a pregiudica­re la sopraccita­ta torre, andrebbero a sottrarre degli spazi verdi e ricreativi tanto cari alla cittadinan­za. Oltre a ciò l’albergo attingereb­be a 5’700 m² di superficie utile lorda attualment­e previsti per degli spazi espositivi. Le intenzioni del Municipio sono dunque quelle di privarsi di uno dei terreni più pregiati della Città, cedendolo ad un privato e sottraendo­lo alla popolazion­e e alle future generazion­i”. L’unico elemento positivo della variante, conclude il Gruppo Ambiente e Territorio, “è rappresent­ato dalla struttura della Marina, che favorirebb­e le attività di svago, sportive e ricreative”.

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TI-PRESS La Canottieri, dove sorgerebbe la Marina

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