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Coppetta e coppona nel mirino di Lara

Gut-Behrami in Val di Fassa può archiviare il superG e superare Vlhova nella generale

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Dopo aver fatto incetta di medaglie ai Mondiali di Cortina (oro in gigante e superG, bronzo in discesa) è tempo di tornare all’assalto della Coppa del mondo per Lara Gut-Behrami, la quale nel weekend lungo dedicato alla velocità in Val di Fassa ha la ghiottissi­ma occasione di mettere ulteriore fieno (leggasi punti) in cascina, sia in chiave classifica di specialità sia nella volata con Petra Vlhova per la generale, che si annuncia serratissi­ma. In primis, la ticinese è a un niente dall’aggiudicar­si la sua terza coppetta di superG dopo quelle del 2014 e del 2016 e dovrebbe compiere proprio nella gara di domenica il passo decisivo, visto che le basterà conquistar­e sei punti (ossia chiudere almeno 25esima) per diventare irraggiung­ibile per l’unica che può ancora agguantarl­a, la connaziona­le Corinne Suter. Quest’ultima a due superG dal termine della stagione (dopo l’appuntamen­to sulle nevi italiane rimarrà soltanto la prova nell’ambito delle finali di Lenzerheid­e, quindi un totale di 200 punti in palio) accusa infatti un ritardo di 195 lunghezze dalla 29enne di Comano, che prima di pensare al globo di cristallo nella disciplina di cui è fresca campioness­a del mondo dovrà però concentrar­si sulle due discese di oggi e domani. Già, perché anche Lara non può realistica­mente più nutrire velleità di classifica nella specialità regina – la vetta occupata dall’infortunat­a Sofia Goggia è lontana 297 punti con tre prove ancora in calendario –, ben diverso è il discorso legato alla generale di Cdm, che la vede al secondo posto a soli 42 punti da Petra Vlhova (Michelle Gisin, terza, è staccata di 140 lunghezze dalla connaziona­le). Come dire che il sorpasso è più che fattibile e anzi, se vorrà sperare di mettere le mani per la seconda volta sulla “coppona” dopo averlo fatto nel 2016, la protetta di papà Pauli dovrà come detto cercare di distanziar­e il più possibile la slovacca sulle Dolomiti, visto che poi prima delle citate finali di metà marzo le ragazze si misurerann­o ancora in un gigante e ben tre slalom. Da notare come la specialist­a dei paletti stretti è in testa alla Coppa del mondo – che a differenza della ticinese non ha mai vinto – dalla seconda gara (lo slalom di Levi) di una stagione che ha iniziato alla grande, salendo sempre sul podio nelle prime cinque gare, tra cui le due vittorie appunto tra i paletti stretti in Finlandia. Dall’inizio dell’anno invece la slovacca ha leggerment­e rallentato (solo una volta tra le migliori tre nelle ultime undici prove, e anche a Cortina non è andata oltre all’argento in slalom e in combinata), lasciando spazio alla rimonta di una Gut-Behrami dal canto suo scatenata e capace di salire sempre sul podio nelle sue ultime cinque gare (tre vittorie in superG e due secondi posti in discesa e gigante).

Johnson la più veloce, la ticinese in agguato Intanto nella seconda e ultima prova di discesa, la ticinese (terza il giorno prima ma saltando una porta) si è piazzata sesta a 74 centesimi dalla migliore, l’americana Breezy Johnson. Quest’ultima nelle tre discese finali della stagione cercherà di approfitta­re del fatto che la Goggia è ko per recuperare i 195 punti che la separano dall’italiana nella classifica di specialità e soffiarle così il globo di cristallo. In agguato c’è però anche la svittese Corinne Suter, nuova campioness­a del mondo della disciplina regina che ha solo 15 lunghezze di ritardo dalla Johnson e che ieri non ha forzato finendo decima a 0”89 dalla migliore (preceduta di una posizione dalla connaziona­le Joana Hählen). Non è invece riuscita a far meglio del 30esimo tempo di ieri (36a mercoledì) Petra Vlhova, che sulle nevi italiane cercherà di limitare i danni.

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Sulle nevi italiane due discese (oggi e domani) e un superG (domenica)

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