Bocciodromo di Gordola
Su laRegione del 24 febbraio, pagina del Locarnese, si legge del Bocciodromo Gaggiole. Come accade molto spesso, quando si ricorda qualcosa di bello ci si dimentica di citare chi ne è stato l’artefice. Nelle considerazioni dell’attuale presidente, si è mancato di almeno accennare, che il bocciodromo Gaggiole è nato per iniziativa di nostro padre Gigetto, che è riuscito a coinvolgere l’allora proprietario del terreno, ottenendo che si edificasse la struttura. Era il suo sogno da anni e si stava finalmente realizzando. Ci ha lavorato con una passione quasi indescrivibile, seguendo anche scrupolosamente i lavori dell’impresa costruttrice. Poi è nata anche la società bocciofila Verzaschese, della quale è stato anche promotore. Una volta avviato il bocciodromo ha avuto cura dei viali da gioco come fossero il tappeto di casa sua. Ricordo i suoi borbottii, per usare un eufemismo, se qualcuno entrava nei viali senza scarpe adatte, o trascinava i piedi o ancora lanciava bocce inutilmente creando buchi. Quelle poche volte che ha potuto andare qualche giorno al mare, anziché prendere il sole, riempiva sacchetti di sabbia, da gettare poi sui viali per renderli più pratici. E così ha continuato, tutti i giorni, ad averne cura, preparandoli ogni sera, a volte fino a notte inoltrata, quando c’erano importanti gare in calendario. Ecco, tutto qui, solo per grande riconoscenza e gratitudine, parole ormai in via di estinzione.