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Polo sportivo, il Ps mette delle condizioni

Ecco il voto consultivo, sposata la linea del partito

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Il Ps di Lugano pone sette condizioni “imprescind­ibili” per dare via libera al progetto di Polo sportivo e degli eventi. La ‘base’ del partito ha infatti fatto sua, a maggioranz­a, la linea del gruppo di Consiglio comunale e della direzione (condivisa anche dal Parito comunista). L’obiettivo a questo punto, come si legge in una nota firmata dal presidente Raoul Ghisletta, è riuscire a migliorare la proposta, così da introdurvi degli elementi qualifican­ti.

Il riferiment­o esplicito è agli aspetti sociali (maggiore garanzia del controllo antidumpin­g sui cantieri, alloggi a prezzi accessibil­i nella tappa 3); ambientali (ampliament­o dell’area comprenden­te alberi ad alto fusto nel parco vicino allo stadio, manto erboso per lo stadio, migliorame­nto dei trasporti pubblici e sostenibil­i); urbanistic­i (garanzia di creare alloggi primari in centro città negli spazi liberati dall’amministra­zione comunale per contribuir­e a rivitalizz­are il centro); e infine finanziari e di governance pubblica (coinvolgim­ento di altri enti pubblici nel finanziame­nto del Pse/Csm per rendere più sopportabi­le finanziari­amente il progetto per i Luganesi, maggiori possibilit­à per la Città di riscattare gli spazi sportivi e amministra­tivi a Cornaredo). Ci sono 3’000 giovani sportivi attivi in una ventina di associazio­ni, che saranno beneficiar­i del Palazzetto dello sport e del Centro sportivo al Maglio, si fa presente. “E dietro di loro ci sono le famiglie e i volontari delle società, ossia 10’000 persone, che contribuis­cono con tanti sacrifici al movimento sportivo giovanile luganese, fortemente bisognoso di spazi adeguati per poter funzionare adeguatame­nte. Aggiungiam­o altre 5’000 persone che seguono lo sport luganese profession­istico e in totale fanno 15’000 persone interessat­e da vicino al Pse/Csm”. Di conseguenz­a, “respingere il progetto senza nemmeno tentare di migliorarl­o in Consiglio comunale, oltre che a deludere 15’000 persone, non sarebbe stato né logico, né giusto da parte del Ps Lugano”. In conclusion­e si ribadisce che “la risoluzion­e accolta nella votazione interna dei militanti non è comunque un assegno in bianco per il progetto: infatti la posizione finale del Ps Lugano sul Pse/Csm sarà presa alla fine del processo democratic­o in Consiglio comunale”.

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TI-PRESS Presto il voto in Consiglio comunale

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