Gnocchi indigesti ai ristoratori
L’iniziativa dei giovani Ppd a Mendrisio ha innescato le reazioni di alcuni esercenti
Cancellati comizi e pranzi, la campagna elettorale organizzata forzatamente a distanza (causa Covid-19) si è spostata (in parte) sui social. Un terreno che, spesso e volentieri, si rivela scivoloso. E capita che ci scappi un pasticcio, goloso a tavola ma spinoso in politica. Così succede che un piatto di gnocchi finisca per risultare indigesto agli ‘avversari’ politici – e fa parte del gioco –, ma soprattutto resti addirittura sullo stomaco di una categoria che sta soffrendo in modo particolare le ricadute della crisi sanitaria.
Ad avere l’idea, a Mendrisio, di avvicinare candidati ed elettori attraverso la cucina, dopo aver rinunciato alla risottata pre-elettorale di sempre, sono stati i giovani del Ppd. Legittimo, si dirà. Certo, il punto però è che in questo tempo sospeso le sensibilità si sono acuite; e il problema è quello di sbarcare il lunario. Così ancora prima di riuscire, letteralmente, a buttare gli gnocchi – o meglio a farli buttare a chi sta già pensando di prenotarsi –, pietanza promessa per il pranzo di domenica 14 marzo, a far fiondare ristoratori e non solo sulla tastiera è bastata una locandina pubblicata su Instagram.
Quando la polemica è gastronomicopolitica L’iniziativa, come detto, non è proprio andata giù. Insomma, dai politici locali ci si aspettava qualcosa di più, si è fatto capire nel fine settimana un post dopo l’altro; soprattutto in un momento tanto difficile per chi è stato costretto a chiudere l’attività a seguito delle misure messe in campo per contenere i contagi. Quindi la polemica gastronomicopolitica si è spostata su facebook, dove sono fioccati i commenti. Il titolare di un grotto nel Distretto ha cominciato postando la fatidica locandina; e altri gli sono andati dietro. Perché, si sono chiesti subito i più, offrire degli gnocchi al ragù, da prenotare e cucinare ciascuno a casa propria, e non appoggiarsi a un ristorante (chiuso) del posto? Eppure la Città di Mendrisio è stata fra i primi Comuni del Mendrisiotto ad attivare agevolazioni e aiuti a sostegno delle realtà economiche locali. E proprio per questo, forse, l’azione del Ppd ha colpito i commentatori dei social. Le voci della categoria si sono levate in particolare per far sentire la loro delusione. È stato chiaro, infatti, che dalla politica nostrana ci si attendeva un supporto incondizionato: a volte anche un gesto fa la differenza. L’impressione, a dirla tutta, è stata che si è pronti a ‘vendersi’ – o sarebbe meglio dire a conquistare voti – per un piatto di gnocchi; come si legge neanche troppo velatamente fra le righe.
Il Ppd: coinvolti i commerci locali
Dal Ppd, va detto, non ci si è sottratti al confronto. A metterci la faccia in facebook è stato Davide Dada Rossi, candidato al Municipio di Mendrisio. Rossi che ha cercato di motivare la scelta di partito: “In mancanza del tradizionale appuntamento elettorale dove Generazione Giovani offriva una risottata – ha cercato di difendersi –, si è optato per l’acquisto presso i commerci di Mendrisio dei prodotti che verranno distribuiti”. Il punto è, si è fatto notare subito di rimbalzo, che non sono i negozi di alimentari ad essere in affanno, bensì gli esercizi pubblici.
‘Questa è concorrenza’
Di fatto, si è lasciato intendere, la si è vissuta come una concorrenza sleale. Ciò che si è organizzato, ha ribadito il ristoratore che ha dato il la al botta e risposta, è stato fatto “a scapito di chi è costretto a stare chiuso”. Sarebbe stato auspicabile, gli ha fatto eco un collega, essere coerenti e rinunciare del tutto agli eventi elettorali. Come dire, che non è tempo di marketing politico; il vero discrimine è quanto si fa per il territorio e la popolazione, si insiste da un post. Anche gli esercenti, in ogni caso, lo sanno che i politici della Città (di qualsiasi colore) non mancano di approfittare del servizio di asporto assicurato da alcuni pure nel Mendrisiotto. Ma come si è visto non è sufficiente: il sostegno ha tante facce. “Mi toccherà – chiosa un altro ristoratore – offrire le consegne di domenica 14 marzo...”. Per la serie, #sosteniamolaristorazione.