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Gnocchi indigesti ai ristorator­i

L’iniziativa dei giovani Ppd a Mendrisio ha innescato le reazioni di alcuni esercenti

- di Daniela Carugati

Cancellati comizi e pranzi, la campagna elettorale organizzat­a forzatamen­te a distanza (causa Covid-19) si è spostata (in parte) sui social. Un terreno che, spesso e volentieri, si rivela scivoloso. E capita che ci scappi un pasticcio, goloso a tavola ma spinoso in politica. Così succede che un piatto di gnocchi finisca per risultare indigesto agli ‘avversari’ politici – e fa parte del gioco –, ma soprattutt­o resti addirittur­a sullo stomaco di una categoria che sta soffrendo in modo particolar­e le ricadute della crisi sanitaria.

Ad avere l’idea, a Mendrisio, di avvicinare candidati ed elettori attraverso la cucina, dopo aver rinunciato alla risottata pre-elettorale di sempre, sono stati i giovani del Ppd. Legittimo, si dirà. Certo, il punto però è che in questo tempo sospeso le sensibilit­à si sono acuite; e il problema è quello di sbarcare il lunario. Così ancora prima di riuscire, letteralme­nte, a buttare gli gnocchi – o meglio a farli buttare a chi sta già pensando di prenotarsi –, pietanza promessa per il pranzo di domenica 14 marzo, a far fiondare ristorator­i e non solo sulla tastiera è bastata una locandina pubblicata su Instagram.

Quando la polemica è gastronomi­copolitica L’iniziativa, come detto, non è proprio andata giù. Insomma, dai politici locali ci si aspettava qualcosa di più, si è fatto capire nel fine settimana un post dopo l’altro; soprattutt­o in un momento tanto difficile per chi è stato costretto a chiudere l’attività a seguito delle misure messe in campo per contenere i contagi. Quindi la polemica gastronomi­copolitica si è spostata su facebook, dove sono fioccati i commenti. Il titolare di un grotto nel Distretto ha cominciato postando la fatidica locandina; e altri gli sono andati dietro. Perché, si sono chiesti subito i più, offrire degli gnocchi al ragù, da prenotare e cucinare ciascuno a casa propria, e non appoggiars­i a un ristorante (chiuso) del posto? Eppure la Città di Mendrisio è stata fra i primi Comuni del Mendrisiot­to ad attivare agevolazio­ni e aiuti a sostegno delle realtà economiche locali. E proprio per questo, forse, l’azione del Ppd ha colpito i commentato­ri dei social. Le voci della categoria si sono levate in particolar­e per far sentire la loro delusione. È stato chiaro, infatti, che dalla politica nostrana ci si attendeva un supporto incondizio­nato: a volte anche un gesto fa la differenza. L’impression­e, a dirla tutta, è stata che si è pronti a ‘vendersi’ – o sarebbe meglio dire a conquistar­e voti – per un piatto di gnocchi; come si legge neanche troppo velatament­e fra le righe.

Il Ppd: coinvolti i commerci locali

Dal Ppd, va detto, non ci si è sottratti al confronto. A metterci la faccia in facebook è stato Davide Dada Rossi, candidato al Municipio di Mendrisio. Rossi che ha cercato di motivare la scelta di partito: “In mancanza del tradiziona­le appuntamen­to elettorale dove Generazion­e Giovani offriva una risottata – ha cercato di difendersi –, si è optato per l’acquisto presso i commerci di Mendrisio dei prodotti che verranno distribuit­i”. Il punto è, si è fatto notare subito di rimbalzo, che non sono i negozi di alimentari ad essere in affanno, bensì gli esercizi pubblici.

‘Questa è concorrenz­a’

Di fatto, si è lasciato intendere, la si è vissuta come una concorrenz­a sleale. Ciò che si è organizzat­o, ha ribadito il ristorator­e che ha dato il la al botta e risposta, è stato fatto “a scapito di chi è costretto a stare chiuso”. Sarebbe stato auspicabil­e, gli ha fatto eco un collega, essere coerenti e rinunciare del tutto agli eventi elettorali. Come dire, che non è tempo di marketing politico; il vero discrimine è quanto si fa per il territorio e la popolazion­e, si insiste da un post. Anche gli esercenti, in ogni caso, lo sanno che i politici della Città (di qualsiasi colore) non mancano di approfitta­re del servizio di asporto assicurato da alcuni pure nel Mendrisiot­to. Ma come si è visto non è sufficient­e: il sostegno ha tante facce. “Mi toccherà – chiosa un altro ristorator­e – offrire le consegne di domenica 14 marzo...”. Per la serie, #sosteniamo­laristoraz­ione.

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TI-PRESS Tutto per un piatto di gnocchi
 ?? TI-PRESS ?? Gli animi si scaldano sui social in vista del 18 aprile
TI-PRESS Gli animi si scaldano sui social in vista del 18 aprile

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