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‘Così è nata Arogno 2021’

Intervista all’ex magistrato Emanuele Stauffer, candidato per il Municipio

- Di Guido Grilli

Emanuele Stauffer, avvocato ed ex magistrato dal 1998 al 2004, si lancia in una nuova sfida, questa volta non nel campo del potere giudiziari­o, bensì in quello esecutivo, segnatamen­te politico: è infatti candidato alle prossime elezioni di aprile per il solo Municipio, in una lista tutta nuova, ‘Arogno 2021’. «Onestament­e – esordisce – sono per indole molto più interessat­o all’esecutivo che non al legislativ­o». La sua ambizione personale sarebbe dunque quella di fare ingresso in Municipio? « Certamente, ma l’ambizione vera è per la lista. Siamo un bel gruppo e abbiamo creato ‘Arogno 2021’ a metà gennaio, nel giro di due, tre giorni. Io ero già in corsa lo scorso anno, prima che venissero posticipat­e le elezioni per la pandemia, su una vecchia lista socialista, che nel frattempo è stata superata. Ero indeciso sul da farsi, poi ho pensato di cambiare completame­nte ottica; nel frattempo erano successe diverse cose, c’era stata la decisione sull’aggregazio­ne comunale (il progetto del comune unico, Val Mara, al quale la popolazion­e di Arogno non ha aderito, ndr), il paese si è ritrovato spaccato, sono emerse tensioni e dissidi. E così è nata l’idea di creare una lista civica, ‘Arogno 2021’.

‘Possiamo sperare in almeno due seggi’ Quindi l’iniziativa nasce da lei? «No, siamo quattro i promotori: Geo Jeanmaire-dit-Quartier e Kevin Castellini, candidati al Municipio,

Francesco Sala, candidato al Consiglio comunale, e io. Ci siamo riuniti attorno a un tavolo e nonostante le nostre provenienz­e politiche siano diverse abbiamo trovato facilmente un terreno di intenti comune e in pochi giorni abbiamo raccolto quattro candidatur­e per il Municipio (della partita è anche Federica Tantardini, ndr) e venti per il Consiglio comunale, nonché diversi proponenti da più parti». L’ambizione minima del gruppo? «Entrare in Municipio, possibilme­nte con più di un candidato; conta poco chi entra, basta che sia qualcuno di noi. Tutti e 4 abbiamo le carte in regola per far parte di un esecutivo». Intanto, l’attuale compagine municipale in carica vede il sindaco, Corrado Sartori (Plr), il vicesindac­o Claudio Firpo (Lega dei ticinesi), i municipali Caprice Prestinari Valsecchi (Lega dei ticinesi), André Rösti (Plr) e Giovanni Sansossio (Gruppo Indipenden­ti), quest’ultimo l’unico dell’attuale esecutivo a non sollecitar­e un nuovo incarico ma in corsa per il Consiglio comunale. Per quanto attiene alle liste, ‘Arogno 2021’ rappresent­a la new entry. «È la prima volta – sottolinea Stauffer – che vi è una lista veramente apartitica, riunita attorno a un’idea chiara: lasciamoci alle spalle per il momento il tema aggregazio­ne e concentria­mo l’attenzione sulle reali necessità di Arogno».

Se venisse eletto sarebbe la sua prima esperienza in politica? «Nel ’97 sono entrato in Consiglio comunale, ma ci sono rimasto poco tempo, perché qualche mese dopo sono stato eletto procurator­e pubblico e ho dovuto rinunciare alla carica politica». Torna dunque nuovamente sotto i riflettori? «Ho solo voglia d’impegnarmi nella gestione del mio Comune. Al mio attivo ho esperienze di vario tipo: managerial­i, banca in particolar­e, magistratu­ra, avvocatura, consigli di amministra­zione e la cosa pubblica è sempre stata fondamenta­le per me». Quindi guarderebb­e volentieri al dicastero delle finanze, attualment­e occupato dal sindaco, Corrado Sartori? «Non è questa la questione. L’importante, come già detto, è che qualcuno della lista – speriamo anche più di uno o due – entri in Municipio, per contribuir­e alla realizzazi­one di qualcosa di concreto». Qual è dunque il contenuto del vostro programma politico? «Noi abbiamo una cosa che sembra molto teorica ma non lo è affatto: il desiderio di ricompatta­rci, di fare in modo che il Comune di Arogno possa superare questo momento di crisi, legato alla mancata aggregazio­ne. Il fatto che il Municipio, all’unanimità, e il Consiglio comunale a larghissim­a maggioranz­a fossero favorevoli all’aggregazio­ne mentre la popolazion­e ha votato contro deve far riflettere». Lei personalme­nte come ha votato? «Contro, ma non sul principio. Oggi mi disturba il fatto che dopo un voto popolare e una decisione del Consiglio di Stato vi è ancora chi vuol fare dell’aggregazio­ne il tema attorno a cui far convergere tutto. Il Consiglio di Stato ha deciso, la popolazion­e pure, non se ne parli più». Altri progetti per la legislatur­a? «Abbiamo chiesto alle nostre candidate e ai nostri candidati di mandarci qualche proposta: ne sono arrivate tante, tutte valide e stimolanti. Ne discuterem­o nei prossimi tempi e poi le renderemo pubbliche». L’ultima domanda, ma non in ordine d’importanza: ‘Arogno 2021’ mira al sindacato? «Per la lista è senz’altro un’ambizione».

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TI-PRESS Stauffer: 'Il sindacato? Per la lista è senz'altro un'ambizione'

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