Restauro Cattedrale, mezzo milione in più
Serve mezzo milione di franchi in più per il restauro della Cattedrale di Lugano. La Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio (relatore Lorenzo Jelmini) dà comunque luce verde al messaggio governativo. L’aumento di spesa? È dovuto – si evidenzia nel rapporto commissionale – “alla costruzione del nuovo museo (in buona parte interrato) e al restauro dell’organo Mascioni dei primi del Novecento con la sua cantoria, ma anche all’aumento dei costi del restauro di alcune importanti opere come il ciborio ligneo del battistero tardorinascimentale e il frontale dell’antico organo rinascimentale (che verranno collocati entrambi nel museo), ma anche degli arredi lignei storici (bussole, banchi, confessionali, armadi da sagrestia)”. Non solo. “Anche l’impianto d’illuminazione ha fatto registrare un importante aumento. Giusto rilevare che durante i lavori si è reso necessario eseguire anche alcune indagini archeologiche che erano di competenza finanziaria del Cantone ma i cui costi sono stati integralmente anticipati dal proprietario”. Il sussidio supplementare ammonta a 561’803 franchi e attiene alla partecipazione del Cantone alla seconda tappa (fasi 2-6) del restauro della Cattedrale di San Lorenzo di Lugano, la principale chiesa della Diocesi del Ticino, di proprietà della Curia vescovile di Lugano. Il Parlamento aveva già sostenuto la prima tappa di restauro (2000-2004), stanziando un sussidio di 1 milione e 123mila franchi a fronte di un investimento complessivo di 4 milioni e 225mila franchi, come pure la seconda tappa, iniziata nel 2011, riconoscendo un sussidio di 2 milioni e 802mila franchi.