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Crudele, questa sconfitta

A due minuti dalla fine lo Zugo capolista beffa l’Ambrì, complice una penalità fiscale

- Di Marco Maffiolett­i

È la rabbia a prevalere a fine gara. L’Ambrì tiene brillantem­ente testa alla capolista, ma viene beffato al 58’02’’ dalla rete di Zehnder per il definitivo 5-4. Nell’occasione i leventines­i sono in inferiorit­à numerica, una penalità davvero troppo fiscale che il tecnico Luca Cereda fa comprensib­ilmente fatica a digerire. Insomma, è una sconfitta di quelle crudelissi­me. Al termina della gara il coach di Sementina sbatte la porta della sua panchina e riceve pure una penalità disciplina­re. «È peccato a tre minuti dalla fine rovinare la partita chiamando una penalità del genere, l’ho anche detto agli arbitri, ma ormai è così», afferma il 39enne visibilmen­te scocciato.

Flynn (in grande spolvero) e compagni avrebbero decisament­e meritato miglior sorte contro la capolista incontrast­ata del campionato. Uno Zugo non nella miglior serata e anche un po’ distratto, ma gran merito va appunto al complesso sopracener­ino. La rete del vantaggio ottenuta da Simion dopo nemmeno 2 minuti non spaventa l’Ambrì. Anzi, con due reti quasi fotocopia i leventines­i ribaltano il punteggio ancora prima del 5’ grazie a Flynn e Incir, abili e scaltri a sfruttare degli svarioni di Abdelkader e Schlumpf. Le emozioni continuano, Martschini, lasciato troppo solo, trova il pareggio all’ottavo. La sfida è gradevole, le squadre si sfidano a viso aperto e sono diverse le scene concitate nei due slot. I locali tornano a fare corsa in testa al 29’, segna Alatalo, ma ancora una volta i ticinesi mostrano carattere e ribaltano per la seconda volta il risultato. In superiorit­à numerica segnano al 35’ Perlini e al 39’ Kostner. Le montagne russe si susseguono, dopo nemmeno un minuto del terzo periodo ecco il 4-4 di Shore. Martschini e soci provano a spingere maggiormen­te, ma l’Ambrì si difende egregiamen­te e in fin dei conti lo Zugo non riesce ad alzare di molto il suo baricentro. Con qualche ripartenza, in particolar­e di Trisconi, i biancoblù tengono sempre sul chi vive Genoni. Tutto sembra andare via liscio verso un’appendice supplement­are, sarebbe stata la ricompensa minima per l’outsider, ma invece arriva il brusco stop, complice appunto la chiamata arbitrale che lascia un gusto amarissimo. Un epilogo che però non deve scalfire l’ottima prestazion­e fornita. Una prestazion­e collettiva fatta di tanta generosità, sacrificio e coraggio.

Cereda: ‘Contento della prova,

se giocheremo così...’

«Sono contento della prova. Se giocheremo in questa maniera le prossime sfide avremo delle chance di vincerle, dovremo portare la rabbia che deriva da questa sconfitta sul ghiaccio», afferma il tecnico biancoblù. La sua squadra pare aver raggiunto la tanto sospirata costanza. «Abbiamo trovato un buon equilibrio, se attuiamo le nostre basi, possiamo giocarcela con tutti gli avversari, ma solamente in questo modo».

I postumi della lunga quarantena sembrano alle spalle. «Non siamo ancora al top fisicament­e, il periodo si è rivelato molto difficile e ci siamo allenati poco, anche perché si gioca tantissimo, bisogna dunque stringere i denti e aiutarsi uno con l’altro».

L’Ambrì ha dovuto nuovamente fare a meno dell’infortunat­o Nättinen. «Julius doveva ancora effettuare dei controlli medici, oggi dovremmo avere novità in merito alle sue condizioni, non sembra nulla di grave, ma vogliamo avere delle certezze prima di comunicare i tempi di recupero».

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Serata impegnativ­a per Ciaccio

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