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Lagioia della cultura online

Lo scrittore ospite il 27 marzo a Locarno

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Nicola Lagioia sarà il protagonis­ta dell’ottava edizione di ‘L’immagine e la parola’, l’evento primaveril­e del Locarno film festival che quest’anno sarà un po’ diverso dal solito: un’edizione ridotta a un solo giorno e tutta online che avrà luogo sabato 27 marzo con ospite, appunto, lo scrittore italiano. Dopo l’annullamen­to all’ultimo dell’edizione 2020 «volevamo dare un segnale positivo, dire a tutti che il Festival c’è e che stiamo tutti lavorando per una nuova edizione» ci spiega la curatrice Daniela Persico.

La situazione pandemica non permette di aprire al pubblico il GranRex e la necessità di un evento fruibile online – «ma per noi non è una novità: le masterclas­s con gli artisti ospiti sono quasi sempre state online» – si è unita al bisogno di riflettere «su quanto è importante la cultura oggi, su come tutti noi dopo un anno di pandemia ci stiamo abituando a un altro tipo di fruizione degli eventi culturali». Perché se da una parte non si vuole perdere «quello che è l’evento dal vivo, lo scambio che arriva in un evento in cui è importante la presenza e l’incontro», dall’altra bisogna fare i conti con una situazione incerta ancora a lungo e con mutate abitudini del pubblico.

Partendo da queste riflession­i si è scelto come ospite Nicola Lagioia, vincitore del premio Strega nel 2015 con ‘La ferocia’. Uomo di lettere con una particolar­e sensibilit­à per il cinema, le due anime di ‘L’immagine e la parola’: «Lagioia non solo è uno di quegli scrittori appassiona­ti di cinema che ritroviamo nei suoi romanzi, ma ha anche lavorato con il cinema: ha scritto di cinema, è stato selezionat­ore per la Mostra del cinema di Venezia» spiega Persico. Come Emmanuel Carrère e Edoardo Albinati, ospiti di passate edizioni, Lagioia è romanziere perfetto per essere messo in dialogo con l’universo cinematogr­afico. Ma sarà ospite anche in qualità di direttore del Salone del libro di Torino, evento di importanza internazio­nale che ha dovuto ripensare le sue attività online e come tutte le fiere ha di fronte a sé grandi incertezze. «Ci sembrava importante aprire un dialogo tra lui e il nuovo direttore del Festival di Locarno Giona Nazzaro su quello che sarà il futuro di questi eventi culturali». Sarà questo il tema dell’incontro previsto sabato 27 alle 16 dal titolo, che riprende quello dell’ultimo romanzo di Lagioia, ‘La città dei vivi. Reinventar­e la creazione e la programmaz­ione culturale’. Evento, come detto, in streaming, ma lo scrittore sarà fisicament­e presente a Locarno – si fermerà in Ticino qualche giorno per partecipar­e ad alcune trasmissio­ni della Rsi – e sarà anche possibile non solo seguire in streaming la discussion­e, ma anche porre domande. «Quest’anno che l’online è l’unico mezzo per fruire eventi culturali, abbiamo investito e migliorato la parte tecnica» ci spiega Persico. «Ma il nostro obiettivo rimane tornare in presenza, anche per poter organizzar­e i workshop con i giovani registi sul territorio in collaboraz­ione con il Cisa e la Ticino Film Commission». Workshop impossibil­i da tenere, quest’anno, ma una collaboraz­ione dedicata ai cineasti rimane: il neodiretto­re del festival Giona Nazzaro e il neodiretto­re della Ticino Film Commission Niccolò Castelli prenderann­o parte a una tavola rotonda sui festival online, per comprender­e vantaggi e svantaggi di questa soluzione. A ‘L’immagine e la parola’ non mancherà il cinema: si approfitte­rà dell’evento per lanciare la retrospett­iva del festival dedicato ad Alberto Lattuada. Della sua ricca ed eterogenea filmografi­a verrà proposto – online sul sito del festival, dalle 20 a mezzanotte del 27 marzo – ‘La spiaggia’ del 1954, film ispirato a un fatto realmente accaduto e frutto, al pari dell’ultimo romanzo di Lagioia in cui viene ricostruit­o il delitto del giovane Luca Varani, di un’attenta analisi delle dinamiche sociali del periodo e delle ricadute del pregiudizi­o sulle condotte individual­i.

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CHIARA PASQUALINI Lo scrittore dialogherà col direttore del festival Giona Nazzaro

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