laRegione

Nomina dei procurator­i pubblici

- di Giovanni Cossi, sindaco di Vernate

No alla proposta di Fiorenzo Dadò di dare al popolo la competenza di nomina dei procurator­i pubblici al popolo tramite votazione popolare. Vi immaginate i candidati a pp in Campagna elettorale? In un piccolo Paese come il Canton Ticino dubbi e perplessit­à sarebbero all’ordine del giorno. Non mi pare il caso di citare le possibili critiche e i possibili dubbi sull’imparziali­tà di giudizio nel caso in cui un galoppino del pp eletto dovesse commettere un delitto, è facilmente immaginabi­le che il o la collega che dovessero stendere l’atto d’accusa farebbero molta fatica a essere imparziali, è sempliceme­nte una questione umana. Concordo invece con Fiorenzo Dadò di togliere di mezzo i partiti da queste decisioni. Non resta altro da fare che togliere la competenza di nomina al Gran Consiglio. Neanche l’utilizzo del Manuele Cencelli ha dato prova di correttezz­a in quanto, se non sbaglio, oggi il Plrt ha uno o due pp in più di quelli che avrebbe dovuto avere seguendo scrupolosa­mente il Manuale Cencelli. (Questo è dovuto unicamente al baratto fra i partiti politici di spartizion­i di nomine, il tutto nel calderone delle nomine o assunzioni alla Rsi dove il Ppd è certamente sovrarappr­esentato come pure Comunione e Liberazion­e e Opus Dei, questo è il Ticino dell’aratro purtroppo). Tutti parlano di urgenti quanto improrogab­ili cambiament­i, è necessario un forte quanto improrogab­ile patto di Paese? Ebbene sì, allora Caro Christian datti da fare all’interno del Plrt, in caduta libera di consensi e salvalo ancora una volta da una catastrofe elettorale. (È sufficient­e citare la situazione del Plrt di Lugano che negli ultimi decenni è sceso dal 40 al 10% dei consensi elettorali, vogliamo parlare di polo sportivo e di aeroporto? Forza Presidente cantonale del Plrt che dai l’impression­e di essere uomo libero che non è sotto il gioco di nessuno, datti da fare, io credo nelle tue buone intenzioni. Ecco quindi la mia proposta, che vale quello che vale ma almeno è una proposta con le idee chiare e che vuole rilanciare il dibattito. Ribadisco, togliere di mezzo i partiti, ciò vuole dire levare di mezzo il Gran Consiglio e abolire l’attuale commission­e che a mio modesto parere non brilla per le sue scelte. Nominare una nuova commission­e scegliendo fra seri profession­isti che non siano legati a un partito o gruppi d’interesse, e questa è la cosa più difficile, ma ad esempio, scegliere uno o due professori universita­ri di diritto dell’Università di Berna per il penale e uno per il diritto civile dell’Università di Zurigo o viceversa, aggiungere uno psicologo e uno psichiatra che non siano funzionari pubblici e anche in questo caso evitare in queste scelte legami con i partiti e anche qui le scelte saranno difficili. Per evitare un numero pari resta da scegliere un quinto membro che lascio alla fantasia del dibattito da scegliere in quale ramo, possibilme­nte una donna se già non fa parte dei 4 membri scelti. Si aprano i concorsi per tutti i pp, anche quelli già in carica, la nuova commission­e valuterà le candidatur­e e a maggioranz­a nominerà tutti i nuovi procurator­i pubblici, in caso di parità il presidente, in una seconda votazione, determiner­à la scelta. Questa è la proposta, non del sindaco di Vernate ma di un ex assessore giurato cantonale per una ventina d’anni il quale ha avuto a che fare con molti ottimi procurator­i pubblici ma anche qualche procurator­e pubblico “sbadato” che, mi ricordo un caso, aveva presentato un atto d’accusa alle criminali con tre capi d’accusa dimentican­done quattro emersi dagli atti di Polizia che avrebbe dovuto conoscere. Ricordo in questi vent’anni di attività la Giudice Balestra e il Giudice Rotalinti che mi chiamava l’innocentis­ta in quanto in Camera di Consiglio esternavo senza peli sulla lingua le mie perplessit­à contrariam­ente ai miei colleghi giurati dei quali mai ho sentito la voce e anche qui sarebbe tempo di cambiare i criteri di scelta; questo sarà ancora più difficile. Ne vogliamo parlare? Io sono disponibil­e.

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