Nomina dei procuratori pubblici
No alla proposta di Fiorenzo Dadò di dare al popolo la competenza di nomina dei procuratori pubblici al popolo tramite votazione popolare. Vi immaginate i candidati a pp in Campagna elettorale? In un piccolo Paese come il Canton Ticino dubbi e perplessità sarebbero all’ordine del giorno. Non mi pare il caso di citare le possibili critiche e i possibili dubbi sull’imparzialità di giudizio nel caso in cui un galoppino del pp eletto dovesse commettere un delitto, è facilmente immaginabile che il o la collega che dovessero stendere l’atto d’accusa farebbero molta fatica a essere imparziali, è semplicemente una questione umana. Concordo invece con Fiorenzo Dadò di togliere di mezzo i partiti da queste decisioni. Non resta altro da fare che togliere la competenza di nomina al Gran Consiglio. Neanche l’utilizzo del Manuele Cencelli ha dato prova di correttezza in quanto, se non sbaglio, oggi il Plrt ha uno o due pp in più di quelli che avrebbe dovuto avere seguendo scrupolosamente il Manuale Cencelli. (Questo è dovuto unicamente al baratto fra i partiti politici di spartizioni di nomine, il tutto nel calderone delle nomine o assunzioni alla Rsi dove il Ppd è certamente sovrarappresentato come pure Comunione e Liberazione e Opus Dei, questo è il Ticino dell’aratro purtroppo). Tutti parlano di urgenti quanto improrogabili cambiamenti, è necessario un forte quanto improrogabile patto di Paese? Ebbene sì, allora Caro Christian datti da fare all’interno del Plrt, in caduta libera di consensi e salvalo ancora una volta da una catastrofe elettorale. (È sufficiente citare la situazione del Plrt di Lugano che negli ultimi decenni è sceso dal 40 al 10% dei consensi elettorali, vogliamo parlare di polo sportivo e di aeroporto? Forza Presidente cantonale del Plrt che dai l’impressione di essere uomo libero che non è sotto il gioco di nessuno, datti da fare, io credo nelle tue buone intenzioni. Ecco quindi la mia proposta, che vale quello che vale ma almeno è una proposta con le idee chiare e che vuole rilanciare il dibattito. Ribadisco, togliere di mezzo i partiti, ciò vuole dire levare di mezzo il Gran Consiglio e abolire l’attuale commissione che a mio modesto parere non brilla per le sue scelte. Nominare una nuova commissione scegliendo fra seri professionisti che non siano legati a un partito o gruppi d’interesse, e questa è la cosa più difficile, ma ad esempio, scegliere uno o due professori universitari di diritto dell’Università di Berna per il penale e uno per il diritto civile dell’Università di Zurigo o viceversa, aggiungere uno psicologo e uno psichiatra che non siano funzionari pubblici e anche in questo caso evitare in queste scelte legami con i partiti e anche qui le scelte saranno difficili. Per evitare un numero pari resta da scegliere un quinto membro che lascio alla fantasia del dibattito da scegliere in quale ramo, possibilmente una donna se già non fa parte dei 4 membri scelti. Si aprano i concorsi per tutti i pp, anche quelli già in carica, la nuova commissione valuterà le candidature e a maggioranza nominerà tutti i nuovi procuratori pubblici, in caso di parità il presidente, in una seconda votazione, determinerà la scelta. Questa è la proposta, non del sindaco di Vernate ma di un ex assessore giurato cantonale per una ventina d’anni il quale ha avuto a che fare con molti ottimi procuratori pubblici ma anche qualche procuratore pubblico “sbadato” che, mi ricordo un caso, aveva presentato un atto d’accusa alle criminali con tre capi d’accusa dimenticandone quattro emersi dagli atti di Polizia che avrebbe dovuto conoscere. Ricordo in questi vent’anni di attività la Giudice Balestra e il Giudice Rotalinti che mi chiamava l’innocentista in quanto in Camera di Consiglio esternavo senza peli sulla lingua le mie perplessità contrariamente ai miei colleghi giurati dei quali mai ho sentito la voce e anche qui sarebbe tempo di cambiare i criteri di scelta; questo sarà ancora più difficile. Ne vogliamo parlare? Io sono disponibile.