Il vecchio lavatoio ritrova il suo fascino
Progetto di recupero dello storico manufatto
Un antico lavatoio riportato al suo aspetto originale. E, per un istante, al visitatore che si fermerà a osservare l’antico manufatto, sembrerà di riscoprire un rito collettivo d’altri tempi, quando le donne del paese, con la pesante cesta tra le braccia, vi si recavano per lavare i panni. A Calezzo, nelle Centovalli, grazie agli sforzi congiunti di Museo regionale e Comune, negli scorsi giorni si sono conclusi i lavori di rifacimento del tetto del lavatoio. Questa bella testimonianza della civiltà contadina di un tempo si trova lungo la strada che attraversa la frazione ed è impreziosita, al suo fianco, da una fontana e da una cappella votiva.
La costruzione della carrozzabile e gli importanti cambiamenti economici e culturali della seconda metà del Novecento hanno progressivamente spogliato questi manufatti della funzione per cui erano stati costruiti. Caduti in disuso, non più utilizzati e curati, sono nel tempo stati vittime di un ineluttabile deterioramento.
Consapevoli del valore culturale che queste testimonianze rappresentano per la nostra regione, il Museo regionale e il Comune di Centovalli hanno dunque promosso e curato l’intervento di restauro.
Per la nuova carpenteria e copertura in piode, che hanno sostituito il precedente tetto in tegole, si sono potuti recuperare i materiali da un vecchio cascinale diroccato, contribuendo così a ridare al lavatoio un aspetto maggiormente autentico.
La fase successiva: il restauro della cappella votiva e della fontana L’intervento di valorizzazione di questo piccolo comparto ricco di storia dei nostri avi, che ha ricevuto un sostanzioso sostegno anche da alcuni abitanti della zona, sarà portato a termine nel corso delle prossime settimane.
Rimane infatti ancora da concludere il restauro della cappella, fatta costruire nel 1846 da un certo Giacomo Maggini e affrescata dal noto pittore valmaggese Giovanni Antonio Vanoni (gli affreschi sono particolarmente belli e ricchi di dettagli; nella nicchia, al centro, è raffigurata la Madonna di Montenero, a ricordo della secolare emigrazione degli antenati nella città di Livorno).
I lavori termineranno con la sistemazione della fontana, nella quale ritornerà a scorrere l’acqua.