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Equilibrio o arbitrio? Partita la campagna

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Berna – La polizia, in presenza di indizi concreti, dovrebbe poter intervenir­e tempestiva­mente con misure preventive per impedire un reato grave di stampo terroristi­co. È quanto ha sostenuto ieri in conferenza stampa la consiglier­a federale Karin Keller-Sutter, che a nome del governo invita ad approvare la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (Mpt) in votazione il 13 giugno. Secondo il capo del Dipartimen­to federale di giustizia e polizia (Dfgp), con la nuova legge «s’intende colmare una lacuna» e garantire un «equilibrio tra libertà e sicurezza». Per il comitato referendar­io, invece, la normativa potrebbe portare a «detenzioni arbitrarie», poiché le definizion­i di potenziale terrorista e di attività terroristi­che sono troppo vaghe. Inoltre la legge non traccia linee chiare su ciò che è o non è punibile: la presunzion­e d’innocenza sarebbe sostituita da una presunzion­e di pericolosi­tà, ha sottolinea­to in una conferenza stampa Virginie Cavalli, co-presidente dei Giovani Verdi liberali. Il comitato per il ‘no’ è formato da Giovani Verdi liberali, Giovani Verdi, Gioventù socialista (Giso) e Partito Pirata, con il sostegno del Comitato dei diritti del fanciullo dell’Onu, della sezione elvetica di Amnesty Internatio­nal e di altre organizzaz­ioni. Tra le misure previste figurano l’obbligo di presentars­i a un posto di polizia, così come il divieto di avere contatti, di lasciare il Paese, di accedere ad aree determinat­e e – in ultima ratio e quale misura più severa – la residenza coatta. Molte di queste sono applicabil­i a partire dai 12 anni d’età (gli arresti domiciliar­i dai 15).

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KEYSTONE Keller-Sutter

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