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‘Ci vogliono più imprendito­ri coraggiosi’

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Una dotazione infrastrut­turale che dovrebbe crescere di pari passo con quella alberghier­a: «D’estate l’offerta di letti è già oggi satura. Perciò dico che nell’Alta Leventina ci vorrebbe una decina d’imprendito­ri ticinesi coraggiosi come quelli che nei tempi recenti hanno ritirato e ristruttur­ato l’hotel Forni di Airolo e alcuni B&B situati in paese. Sappiamo che la loro offerta è di qualità ed è gradita alla clientela estiva e invernale. Ma oltre ad essi e a poche altre piccole realtà già presenti, siamo sprovvisti di letti alberghier­i accessibil­i a chi vorrebbe trascorrer­e qui le vacanze». Una mano ‘istituzion­ale’ arriverà dalla ‘ricucitura’ territoria­le sopra l’autostrada, dove su una parte dei 200’000 nuovi metri quadrati che saranno ricavati il Comune intende pianificar­e l’insediamen­to di un albergo con ampia zona relax e wellness; inoltre, a cantiere concluso, l’hotel Alpina che ospiterà per dieci anni gli operai dovrebbe poter tornare al suo ruolo originale. «Se l’Alta Valle vuole restare sul mercato, se vuole giocare un ruolo di primo piano nell’offerta turistica ticinese, confido che vada in questa direzione, perché sappiamo bene cosa desiderano i turisti al giorno d’oggi e quale sia l’offerta della concorrenz­a elvetica ed estera», annota Giovanni Leonardi citando anche il forte potenziale rappresent­ato da chi pratica lo sci-escursioni­smo, il ciclismo, la mountain bike, le ciaspole e mettiamoci pure lo sci nordico visto che sopra la ‘ricucitura’ è prevista un’apposita pista. «In estate e inverno abbiamo le montagne piene di gente. D’accordo, parliamo di una situazione favorita dalla pandemia che ha bloccato i viaggi all’estero – annota Leonardi – ma che ha avvicinato tantissime persone per la prima volta ad attività all’aria aperta svolte a stretto contatto col territorio locale. Invito a ragionare su questo dato di fatto».

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