laRegione

Centro Covid al Fevi, la Città batte cassa

Lettera ai Comuni della regione per i ‘costi residui’

- S.F.

Chi copre le spese per il Centro cantonale di vaccinazio­ne al Palexpo Fevi di Locarno? Il Cantone, la Città, ma anche i Comuni dei distretti di Locarnese e Vallemaggi­a, chiamati recentemen­te alla cassa. Il Municipio di Locarno nei giorni scorsi ha inviato una lettera spiegando come saranno ripartiti i costi. Il Centro al Fevi resterà aperto fino al prossimo 18 luglio per vaccinare gli abitanti dei due distretti. “La Città mette a disposizio­ne gratuitame­nte il Palexpo Fevi e diverso materiale logistico (tavoli, sedie, transenne, gazebi) – si legge nella missiva –. Ha inoltre contribuit­o con il suo personale all’allestimen­to del centro vaccinale. Parte dei costi logistici da noi anticipati vengono coperti dal Cantone. I costi vivi invece restano a carico del proprietar­io della struttura”. E qui entrano in scena gli altri Comuni ai quali viene richiesta una partecipaz­ione alle spese residue, “che comprender­anno il consumo elettrico, il riscaldame­nto, la presenza del nostro personale, il mancato incasso dei parcheggi ed eventuali altre spese non prese a carico dal Cantone. I costi risultanti verranno ripartiti per Comune a fine periodo, in base al numero di vaccinazio­ni effettuate per i propri domiciliat­i”. Non è dato sapere quanti Comuni abbiano già risposto, dando il loro accordo. Da quanto ci risulta, tuttavia, la lettera della Città non dappertutt­o sarebbe stata accolta bene. C’è chi solleva dubbi sulla lista delle spese e in particolar­e sul mancato incasso dei posteggi che Locarno ha riservato al Centro di vaccinazio­ne. Anche la chiave di riparto potrebbe prestarsi a critiche: infatti, i Comuni che più vaccineran­no – dimostrand­o così intraprend­enza nella lotta contro il Covid – più pagheranno.

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TI-PRESS Lotta al coronaviru­s

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