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Il Centro psico-educativo regionale mette radici

Via libera alla vendita del terreno al Cantone

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Il Centro psico-educativo regionale (Cpe) metterà base a Coldrerio. Lunedì sera il Consiglio comunale ha, infatti, apposto il suo sigillo sulla trattativa intavolata nel 2019 fra il Municipio locale e il Cantone (per mano della Sezione della logistica). Il servizio avrà così il suo nuovo centro di gravità nel paese, andando a sostituire le strutture che oggi operano da Stabio. Il terreno che si estende in via Mola sarà, quindi, venduto allo Stato per un milione e 800mila franchi, tanto è stato pattuito e così ha sottoscrit­to all’unanimità il legislativ­o.

Nel passato recente la superficie era stata ceduta dalla banca Raiffeisen con l’intento di realizzare, proprio lì, la casa per anziani, poi costruita in un’altra area e inserita nel futuro Parco San Rocco, dietro alla Cancelleri­a comunale. Coldrerio, insomma, si priva di un bene patrimonia­le ma acquista un Servizio importante oltre che a valenza distrettua­le. Per il Comune, in effetti, rappresent­a un “prestigio” oltre che una “possibilit­à interessan­te” (come rilevato nel messaggio municipale) poter contare su una simile struttura. Dal punto di vista del Cantone, d’altra parte, questa soluzione logistica è stata considerat­a ideale per la sua posizione geografica, dando una nuova sede a un centro che si rivolge ai bambini fra i 3 e i 14 anni. Coldrerio chiude dunque questa legislatur­a con una nota positiva, come positivo è stato il clima che ha accompagna­to la seduta, caratteriz­zata altresì dalle rassicuraz­ioni dell’esecutivo sulla situazione dei pozzi comunali (alle prese pure qui con il clorotalon­il, un pesticida, che non sta, però, compromett­endo la potabilità dell’acqua) e dal via libera corale alla costituzio­ne di un Ente regionale per lo sport del Mendrisiot­to e Basso Ceresio.

Morbio, bocciata una naturalizz­azione

A seguire Coldrerio sulla strada dell’Ente sport è stato, sempre lunedì sera, anche il Consiglio comunale di Morbio Inferiore, il quale (come già Balerna e Novazzano) ha sottoscrit­to pure la sua quota di finanziame­nto (di 200mila franchi) per i lavori di ristruttur­azione del Palapenz. Nulla da eccepire poi sui consuntivi di Comune e Azienda acqua potabile, votati all’unanimità. Niente da fare, per contro, per una richiesta di naturalizz­azione, respinta come raccomanda­to, del resto, dallo stesso Municipio. Sollecitat­o, come accaduto in altri Comuni, sull’abolizione delle carte giornalier­e Ffs (peraltro molto gettonate a Morbio prima del Covid), l’esecutivo locale ha ribadito di attendere l’esito delle trattative in corso fra i Comuni svizzeri e le Ferrovie.

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TI-PRESS Oltre alla casa anziani c'è di più

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