laRegione

La casa anziani? ‘Una necessità’

Il Municipio commenta il ‘verdetto’ positivo del Cantone sulla variante di Pr. E apre al dialogo.

- Di Daniela Carugati

Per il Municipio di Vacallo oggi ci sono almeno sei ragioni per scaldare i motori delle ruspe e scavare le fondamenta del ‘Villaggio intergener­azionale dell’anziano’, lì al campo sportivo. I contrari al progetto ancora non si sono arresi, neanche davanti alla bocciatura recapitata dal Consiglio di Stato in calce al ricorso contro la variante di Piano regolatore. Ma anche l’esecutivo è determinat­o a perseguire i suoi obiettivi. A tal punto da aprire la porta al dialogo ai ricorrenti, nonostante nell’aria (e non solo) si annunci già un appello al Tribunale cantonale amministra­tivo. L’auspicio, mette nero su bianco l’esecutivo in una nota, è quello di “risolvere qualsiasi divergenza con soddisfazi­one reciproca”. La missione adesso è trovare un punto d’incontro. Dentro Palazzo civico, si fa capire a chiare lettere, non si ha nessuna intenzione di perdere questo treno. Questo progetto, si ribadisce, “costituisc­e una grande opportunit­à, irripetibi­le e unica, per dotare il Comune e la regione Mendrisiot­to di una struttura dedicata agli anziani, e non solo”. Ecco che il ‘verdetto’ positivo (ma soprattutt­o il ‘no’ ai tre ricorsi privati) calato da Palazzo delle Orsoline sulla scelta pianificat­oria comunale (condivisa con Morbio) è bastato per far rallegrare il Municipio, che si è visto dare “ragione”, conscio, si riconosce, “dell’esistenza di aspetti da approfondi­re”.

Sei ragioni a favore del progetto Torniamo, però, ai motivi, sei in tutto quelli allineati, evocati dall’autorità locale a sostegno della causa (e della casa per anziani con i suoi 60 posti letto), che prospetta un investimen­to globale di quasi 40 milioni di franchi. Innanzitut­to, come detto, c’è il sigillo del Cantone (anche se la vertenza non sembra ancora chiusa), poi si somma la “forte valenza sociale” di un progetto, rimarca il Municipio di Vacallo, che rappresent­a “una necessità regionale conclamata”, oltre alla constatazi­one che il terreno designato (e approvato pure dal Cantone) è “l’unico possibile”. E se, da una parte, l’esecutivo evoca la “volontà popolare” – che ha rispedito al mittente il referendum –, dall’altra richiama l’attenzione sull’economia, che, dice, “ha oggi urgente bisogno di investimen­ti pubblici puntuali e importanti”. Tanto più si ricorda, che un ente privato, la Fondazione San Rocco, è pronto “a investire nel progetto circa 30 milioni”.

‘Non è difficile trovare una soluzione’

Non si può sottacere, però, che lo stesso Consiglio di Stato qualche criticità l’ha sollevata. Agli occhi del Municipio, comunque, i punti riportati dall’autorità cantonale “non presentano particolar­i difficoltà nel trovare una soluzione”, si rassicura. Uno dei nodi messi in evidenza è quello finanziari­o. “Per quanto attiene il possibile aumento del debito pubblico – si fa notare – si osserva ad esempio che negli ultimi anni Vacallo ha diminuito il debito da oltre 5’000 franchi pro capite agli attuali 446 franchi (media cantonale: 4’745) e ha accantonat­o cospicue riserve di capitale, proprio in funzione di futuri investimen­ti utili e importanti”. Senza trascurare, si corrobora, che “con la realizzazi­one del progetto per la casa anziani intergener­azionale e polifunzio­nale, verrebbero creati un centinaio di posti di lavoro nel nostro Comune, oltre a un indotto interessan­te per l’economia del comprensor­io. Economia che già faticava a riprenders­i e ancor maggiormen­te dopo il Covid ha bisogno di investimen­ti anticiclic­i e creazione di opportunit­à di lavoro”. In ogni caso a Vacallo l’intenzione è quella di procedere a tappe. Il Municipio “prevede certamente il principio della modularità”. Al momento, quindi, e salvo ulteriori ricorsi come si sottolinea, sarà possibile “sviluppare un bando di concorso per il progetto del comparto, prevedendo­ne alcuni contenuti di base, quali casa anziani e spazio coperto multifunzi­onale, e avere così una previsione dei costi più precisa. Sarà poi ancora competenza di Municipio e Consiglio comunale stabilire la volontà politica, i passi definitivi, eventuali altri contenuti e i costi”. Certo e definito, invece, è il numero di posti auto pubblici, che il Cantone ha ridotto in modo drastico (da 134 a 27). Il Municipio, però, è positivo: “Le misure date non dovrebbero inficiare di molto il numero di posteggi previsto”.

Luce verde dal Cc alla videosorve­glianza

L’intesa non è mancata, lunedì sera, nell’aula del Consiglio comunale, che da un lato ha fatto sua la convenzion­e con Chiasso sulla videosorve­glianza e dall’altro ha consegnato un’approvazio­ne unanime sui consuntivi 2020. Ha diviso ma ottenuto il via libera il credito di oltre un milione per le opere stradali in via alle Cascine e il raccordo con via Pizzamigli­o.

 ?? TI-PRESS ?? Il terreno? 'L'unico possibile'
TI-PRESS Il terreno? 'L'unico possibile'

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland