Per il Lugano un finale in crescendo
I bianconeri escono alla distanza e fanno loro gara 1 della serie col Rapperswil
Lugano – Il buongiorno si vede dal mattino per i bianconeri, che non sbagliano la prima. Messo sotto il Rapperswil nella sempre insidiosa gara 1 di una serie, il Lugano può ora guardare con più serenità ai prossimi impegni di questo quarto di finale, a cominciare da quello di domani alla St. Galler Kantonalbank Arena, dove andrà in scena il secondo atto della sfida. E se alla Cornèr Arena finisce quasi in fanfara per gli uomini di Serge Pelletier è grazie soprattutto a un terzo tempo in cui Lajunen (il migliore in pista nelle file dei padroni di casa) e compagni prendono in mano le redini di un confronto che sin lì rimane pericolosamente in bilico. Con un Rapperswil – sbarcato in riva al Ceresio orfano di coach Jeff Tomlinson, rimpiazzato alla transenna dal suo assistente Niklas Gällstedt, e ritrovatosi ben presto senza il suo topscorer Cervenka, tolto di scena da una discata di Wellinger nel finale del primo periodo – praticamente sempre costretto a inseguire, ma comunque capace di restare in partita fino al terzo tempo inoltrato, per poi cedere quasi di schianto. La sostanza della partita sta tutta qui. La sostanza dei bianconeri, invece, sta appunto tutta, o quasi, in quegli ultimi venti minuti giocati con il piede pigiato sull’acceleratore che permettono loro di aggiudicarsi (con merito) questo primo round.
Alla fine della serata c’è gloria un po’ per tutti in casa bianconera: sei reti e sei marcatori differenti, passando da quella dell’1-0 dopo nemmeno quattro minuti di gioco di Suri (lesto a infilare fra i gambali con un backhand un non ineccepibile Nyffeler, al 3’54” per l’esattezza) al poker del terzo tempo che porta le firme Loeffel (al 41’54”), Bürgler (42’43”), Fazzini (52’25”) e Zangger (55’40”), senza dimenticare il momentaneo 2-1, unica segnatura del periodo centrale, di Lajunen (rete che cade al 22’59”, con i padroni di casa a giostrare in superiorità numerica). A bocca asciutta resta invece Arcobello, sul cui conto va solo l’assist sul punto del finlandese e quello per il 4-2 di Bürgler. Nonché diverse limpide occasioni non sfruttate, come l’uno contro uno con Nyffeler (vinto da quest’ultimo) al 7’43” dopo aver soffiato il disco a Wetter a centro pista, o, ancora, la deviazione nello slot su passaggio di Bürgler negli istanti finali del primo periodo sventata dal portiere ospite.
Per un Lugano che esce prepotentemente alla distanza c’è invece un Rapperswil che cala altrettanto visibilmente di tono col passare dei minuti: la prematura uscita di scena di Cervenka non è assolutamente estranea a questa dinamica, sebbene i sangallesi provino con tutte le loro forze a restare incollati ai padroni di casa. Trovando dapprima il modo di replicare alla citata rete inaugurale di Suri con Schweri, e poi di rispondere a strettissimo giro di posta (nove secondi appena) con Profico al primo tentativo di allungo del Lugano sul 3-1. Ma quello siglato dall’ex bianconero è anche l’ultimo sussulto degli ospiti, che poi cedono gradatamente il passo e il ghiaccio al Lugano.