laRegione

L’illuminazi­one di spegnere un paese

- Giulio De Gottardi, Lumino

Chiunque abbia percorso le vie di Lumino tra le ore 00.15 e le 5.15 negli ultimi giorni, si sarà probabilme­nte accorto di qualcosa di diverso rispetto al solito. Da qualche giorno a questa parte infatti, nella fascia oraria precedente­mente indicata, il Comune resta al buio. Causa di un guasto tecnico forse? Sbagliato. È unicamente spinto dalla voglia di dare il buon esempio, proprio come aveva fatto dotandosi di lampioni a Led sull’intero comprensor­io alcuni anni fa, una prima a livello ticinese. Lumino è infatti uno dei primi Comuni svizzeri (se non addirittur­a il primo) che ha deciso di spegnere la maggioranz­a dei lampioni per l’illuminazi­one pubblica presenti sul territorio comunale (restano accesi unicamente quelli ubicati sulla strada cantonale e qualche luce collegata ad essi). Così facendo si riesce a risparmiar­e il consumo di corrente di oltre 200 lampioni per 5 ore ogni notte. Pensiamo se questa iniziativa fosse seguita da tutti i Comuni del canton Ticino, o addirittur­a della Svizzera. Avremmo centinaia di migliaia di punti luce che ogni notte, per 5 ore consecutiv­e 365 giorni all’anno, non consumereb­bero energia elettrica. Con un piccolo sforzo si potrebbe risparmiar­e un’enorme quantità di energia, seguendo il motto “l’energia più pulita è quella che non si consuma”.

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