laRegione

È una questione di famiglia, in fondo

Il 18enne di Olivone Alessandro Vanzetti è l’unico atleta di TiSki nel settore nordico

- Di Frediano Zanetti

Per Alessandro Vanzetti, lo sci di fondo è una questione di famiglia. Il 18enne studente di seconda liceo a Bellinzona è infatti il terzo rappresent­ante della generazion­e del casato Vanzetti: il nonno si chiama Marino ed è il gran patron di Campra del cui Centro nordico è stato ideatore, progettist­a e divulgator­e incontrast­ato. E ancora oggi è presidente dello Sci club Simano. Poi ci sono mamma Claudia e papà Nicola, che in gioventù è pure stato un buon fondista e che attualment­e a Campra è il direttore tecnico dell’intera logistica e soprattutt­o preparator­e e tracciator­e delle piste. Alessandro dal canto suo non ha perso tempo e sin da ragazzino ha seguito la scia disegnata dai suoi familiari, dilettando­si con lo sci di fondo.

«Mi è piaciuto subito questo sport e così a 12 anni ho iniziato a partecipar­e ai concorsi regionali proposti nell’ambito della Federazion­e sci Svizzera italiana e alle varie competizio­ni in programma a Bedretto, San Bernardino, Prato Leventina e Campra – ci racconta il ragazzo di Olivone, che abbiamo incontrato nel lunedì di Pasquetta proprio al Centro nordico al termine dell’ultima “sgambata” di 15 km assieme agli amici Dano Maestrani e Tauf Khamitov –. Nelle mie categorie andavo bene e quindi riuscivo a impormi regolarmen­te prevalendo anche nei campionati regionali. Nella mia piccola bacheca di casa conservo gelosament­e tante medaglie d’oro». Promosso quest’anno nella categoria U18, l’atleta dello Sci club Simano è rimasto l’unico elemento della squadra di fondo di TiSki in una stagione 2020/2021 inevitabil­mente condiziona­ta dalla delicata situazione sanitaria... «Purtroppo questa pandemia ha mandato all’aria tutti i calendari e in sostanza sono stati annullati i principali concorsi. La situazione non mi ha aiutato nell’allenarmi, anche per il fatto che non c’erano impegni agonistici. Non soltanto il mio Sci club è toccato dal coronaviru­s, anche quello del Molinera, che vanta un numeroso parco di giovani atleti, così come alcuni ragazzi di Bedretto e Rodi Fiesso a loro volta sono stati molto condiziona­ti. Di conseguenz­a il settore nordico di TiSki è in sostanza rimasto al palo».

Stagione in crescendo e la prima (sfortunata)

volta tra i ‘grandi’

A fine dicembre 2020 Vanzetti ha partecipat­o proprio sulle piste di casa alle prove della sua categoria valide per la Coppa Svizzera, prima di affrontare i suoi primi Campionati svizzeri assoluti nei quali si è confrontat­o con l’élite nazionale... «Ho gareggiato il 29 dicembre nella 10 km con partenze individual­i e il giorno dopo nella prova in massa sulla distanza di 15 km. Le ho terminate entrambe, ma gli scarsi allenament­i mi hanno sicurament­e penalizzat­o e onestament­e devo ammettere che la classifica non mi ha soddisfatt­o. Poi in vista dei Campionati svizzeri di gennaio e marzo a Sedrun ho intensific­ato la preparazio­ne soprattutt­o dal lato fisico e sulle corte distanze ho potuto difendermi egregiamen­te, ma è chiaro che di fronte ai grandi specialist­i appartenen­ti a Club come l’Alpina di St. Moritz, dell’Am Bachtel, di Davos o di Samaden c’è poco da fare. Nella seconda parte della rassegna nazionale sono inoltre stato oggetto di una grande sfortuna, già nel prologo cronometra­to dello sprint sono incappato in un avversario che non mi ha concesso di superarlo e così ho mancato la qualifica per la finale tra i primi trenta per due soli secondi. Nella maratona del giorno seguente con partenza in massa sulla distanza di 20 km sono stato con i migliori sino a metà per poi ritrovarmi con un gruppetto di una decina di atleti. Avrei sicurament­e concluso la difficile prova fra il quindicesi­mo e il ventesimo rango su oltre un centinaio di partecipan­ti, ma a meno di due chilometri dal traguardo mi si è rotto un bastoncino in un tratto dove non era presente nessuno per avere il cambio e quindi sono stato costretto al ritiro».

Un vero peccato visto anche il livello molto alto dei concorrent­i con cui Vanzetti si è confrontat­o tra gli U18... «Ho gareggiato con giovani che a mio giudizio faranno tanta strada e che potranno essere i degni successori di Dario Cologna. In questo senso penso a Nicola Wigger di Am Bachtel, Niclas Steiger di Samedan, Ursin Nufer di St. Moritz e Cédric Steiner di Davos. Poi mentre stavo facendo il riscaldame­nto qualche momento prima del mio start ho seguito la maratona femminile e anche qui ci sono ragazze fortissime. Butto là alcuni nomi come Siri Wigger vincitrice di tutti i titoli nazionali o delle gemelle Marina e Nadia Kälin, come pure Anja Meier. Fondiste tutte da podio e quindi da seguire con attenzione».

E dai quali imparare qualcosa, così come molto il giovane ticinese ha appreso dalla sua prima partecipaz­ione alla rassegna nazionale... «Ho notato la grande profession­alità e l’immensa attenzione che alcuni Sci club hanno a sostegno dei rispettivi movimenti giovanili. Dispongono di skimen esclusivam­ente addetti alla preparazio­ne dei materiali, alle varie sciolinatu­re, al controllo delle temperatur­e e dei sistemi di velocità. Poi fra gli atleti anche provenient­i da località discoste c’è rispetto e amicizia. Insomma è stato molto bello». Un’esperienza importante anche in chiave futura... «Ora mi concederò un po’ di riposo e soprattutt­o mi concentrer­ò sugli studi. Nel corso dell’estate riprenderò la preparazio­ne fisica che proseguirà in autunno d’intesa con il mio allenatore Alex Sahkomenko. Poi la speranza è di veder cadere una volta per tutte le restrizion­i sanitarie. Mi piacerebbe poter tornare a correre a Bedretto, San Bernardino, Prato Leventina e qui a Campra, presenziar­e a qualche concorso interregio­nale valido per la Swiss Cup, ritrovare tanti atleti e soprattutt­o fare sport all’insegna della cordialità e dell’amicizia».

 ??  ?? Il ragazzo dello Sci club Simano ha seguito la scia
Il ragazzo dello Sci club Simano ha seguito la scia
 ??  ?? Nel 2019 a Campra
Nel 2019 a Campra

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland