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Canobbio alza la guardia contro il Molino

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Ha decisament­e allarmato l’autorità comunale di Canobbio una notizia di stampa apparsa sul Corriere del Ticino, secondo cui tra le varie ubicazioni di una nuova sede del centro sociale autogestit­o – sotto sgombero all’ex Macello di Lugano – alcune che porterebbe­ro alla zona della Stampa. Dove peraltro si trovava la sede del Molino, presso l’ex grotto del Maglio. “Innanzitut­to, a scanso di equivoci, vogliamo fin da subito precisare che il Municipio di Canobbio non accetterà nel modo più assoluto l’autogestio­ne sul proprio Comune. Possibilit­à del tutto impraticab­ile, che sconcerta e che suona come un grave affronto nei confronti del nostro Municipio e della popolazion­e di Canobbio, che hanno dovuto subire per quasi cinque anni una situazione di gravissimo disagio senza il minimo sostegno da parte dei Comuni vicini” si legge in una lettera spedita dal Municipio di Canobbio a quello di Lugano. “Non ci sembra per niente corretto e poco rispettoso il vostro agire, (tanto più in questo periodo elettorale e tenuto conto che da anni intratteni­amo degli ottimi rapporti e collaboraz­ioni con importanti cantieri in comune), il voler indicare, tra l’altro attraverso i media, come eventuale alternativ­a all’autogestio­ne ancora l’area del Maglio e mettere così il nostro Esecutivo in grave difficoltà, in particolar­e dopo che i rispettivi Consigli comunali hanno da poco votato il credito per l’importante progetto sportivo ricreativo in questa zona, che non si concilia nel modo più assoluto con questa opzione. Vogliamo credere si tratti di una scivolata in tempo di elezioni, perché il nostro Comune vuole guardare al futuro, per il bene dei propri cittadini, e non certo al passato”.

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