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Lo Scoiattolo si accasa a scuola

II centro extrascola­stico delle Famiglie diurne traslocher­à a Canavée. Si guarda al futuro.

- Di Daniela Carugati

Lo Scoiattolo che da qualche mese era in cerca di una casa, alfine l’ha trovata. Il centro extrascola­stico che le Famiglie diurne del Mendrisiot­to da quattro anni gestiscono a Mendrisio non dovrà, infatti, lasciare il Borgo. La nuova soluzione logistica nasce come provvisori­a, ma risponde già alle aspettativ­e tanto dell’Associazio­ne che del Comune. In mano la disdetta del contratto d’affitto, il servizio che si rivolge a bambini fra i 3 e gli 11 anni lascerà la sede di via al Gas 1 per traslocare all’interno del centro scolastico di Canavée. Una posizione che si può definire strategica.

Una soluzione temporanea, ma efficace

L’urgenza c’era: sono un centinaio le famiglie che, dai riscontri, fanno riferiment­o allo Scoiattolo 6. Centro che ospita anche la mensa per i bambini delle Elementari. Di motivi non ne mancavano, dunque, per attivare il Municipio locale, che in questi mesi è riuscito a ottenere dei risultati concreti. L’Associazio­ne stessa era fiduciosa. «Dopo varie trattative con il Cantone e la ricerca attiva di spazi alternativ­i (anche privati) sul territorio – ricerca rimasta senza esito, ndr –, siamo alfine riusciti a trovare una soluzione logistica, che potrebbe essere provvisori­a. Questo – ci conferma il capodicast­ero Samuel Maffi –, nell’attesa di eventualme­nte edificare una struttura definitiva sempre a Canavée. Potrebbe essere un bel vantaggio: in questo modo chi vorrà usufruire delle proposte dello Scoiattolo, non dovrà più portare i bambini altrove; sarà tutto sotto lo stesso tetto».

Agli occhi del dicastero quest’ultima opzione darebbe la possibilit­à di dare seguito altresì alla richiesta di una sezione a orario prolungato per la scuola dell’infanzia. Richiesta tradotta in mozione dal Ppd. «In effetti, abbiamo un problema: non abbiamo una sede unica per l’intera Città di Elementari e scuola dell’infanzia, bensì diverse sedi dislocate. Quindi – fa notare Maffi –, un orario continuato è impensabil­e. In ogni caso il Quartiere di Rancate propone un servizio extrascola­stico che serve Elementari e asilo (dalle 7 alle 19). E sarà la stessa cosa a Mendrisio a partire dal prossimo anno scolastico».

‘C’è bisogno di questi servizi’

Sembra di capire che il bisogno di questi servizi extrascola­stici sussiste a Mendrisio. «Anche grazie all’introduzio­ne del bilancio di genere (che ha restituito una fotografia delle necessità), ci si è accorti sempre di più dell’esigenza di avere dei servizi extrascola­stici come mensa e doposcuola, a favore della popolazion­e – ci spiega il capodicast­ero –. A tutti gli effetti vi è stato un cambiament­o sociale: la famiglia tradiziona­le la si vede sempre meno. Per qualcuno è una fortuna, per qualcun’altro un peccato; in ogni caso il fatto che una donna possa lavorare e ambire, quindi, a fare qualcosa che le piace, non è per forza in contrasto con l’essere madre. D’altro canto, ci sono situazioni di difficoltà, a causa di una separazion­e o di una situazione di precariato, che evidenzian­o il bisogno di potenziare questi servizi. Certo le risorse non sono infinite, ma davanti a queste tematiche l’approccio del dicastero è sempre stato quello di cercare delle alleanze, delle partnershi­p, con delle associazio­ni esterne all’amministra­zione».

Si sta pensando, dunque, a una struttura ad hoc? «Nonostante la soluzione trovata, i numeri ci dicono che probabilme­nte la richiesta di mensa e servizio extrascola­stico non faranno che aumentare – richiama –. E sappiamo che prima o poi lo spazio ora previsto, e che verrà allestito nei prossimi mesi, non sarà sufficient­e o comunque sarà una risposta transitori­a in vista di qualcosa di più grande. Certo dovremo ancora discuterne a livello di piano finanziari­o. Ma qualcosa andrà fatto».

Aiuti federali, il Tribunale dice ‘no’

Trovato un ‘rifugio’ allo Scoiattolo, l’Associazio­ne Famiglie diurne del Mendrisiot­to non ha invece risolto un’altra questione rimasta in sospeso. Il Tribunale amministra­tivo federale non ha, infatti, accolto il suo ricorso. Oggetto della vertenza aperta con l’Ufficio federale delle assicurazi­oni sociali, la possibilit­à – oggi negata confermand­o la decisione dell’istanza precedente, come si evidenzia nella sentenza pubblicata di recente – di ottenere degli aiuti finanziari di cui si è già potuto beneficiar­e in questi anni. L’obiettivo? L’istituzion­e di una struttura di custodia parascolas­tica, lo Scoiattolo 7 a Balerna. Operazione che, motivano i giudici, non soddisfa però i criteri di legge. Le Famiglie diurne del Mendrisiot­to hanno contestato a più riprese l’apprezzame­nto espresso in prima battuta. In effetti, nuove e vecchie strutture (ampliate in modo significat­ivo) che operano nel parascolas­tico sono destinatar­ie di sussidi mirati. Quindi fin dal 2017 si è perorata la causa dello Scoiattolo di Balerna, prospettan­do un potenziame­nto del servizio mensa, per il quale ci si è appoggiati da subito a Coldrerio. Di fatto, a fronte di una offerta di 50 posti la mattina, 80-85 a mezzogiorn­o e 50 il pomeriggio si è riconosciu­to di essere in presenza di un aumento “significat­ivo”, configuran­do, però, ribadisce il Tribunale, un ampliament­o del servizio e non una nuova struttura. C’è poi un altro punto. Condizione indispensa­bile per ottenere gli aiuti per la custodia di bambini, come rammenta la sentenza (peraltro definitiva), è la “prova del bisogno”. Verificate le liste delle presenze nei centri extrascola­stici di Balerna e Coldrerio e messi a confronto i dati complessiv­i, è emerso che “i posti offerti non erano sfruttati completame­nte”. Di conseguenz­a, si motiva, “non sono date le premesse per affermare la sussistenz­a di un bisogno per un aumento significat­ivo dell’offerta”.

Come dire che nel primo esame l’autorità non è incappata in un “eccesso o abuso del suo potere di appezzamen­to, né ha accertato in modo inesatto o incompleto i fatti giuridicam­ente rilevanti”. Insomma, niente da fare.

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TI-PRESS Si pensa a una struttura ad hoc

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