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Mercedes in fuga, ma sarà battaglia

Fari puntati su Imola, circuito che avvicina di molto le prestazion­i delle diverse scuderie

- Di Paolo Spalluto

È il secondo anno che si torna a correre sulle rive del Santerno, in un circuito mitico per molte ragioni e molte battaglie quando si chiamava GP di San Marino, e in F1 giravano denari a bizzeffe e un’evasione fiscale di diversa natura. Certo, le morti di Senna e Ratzenberg­er sono tra i ricordi più laceranti, ma anche il duello Pironi Villeneuve che avrebbe portato alle tensioni di Zolder, con il tragico incidente del canadese.

Ieri le due Mercedes-Benz sul giro secco, e in entrambe le libere, sono state davanti a tutti e molto bene, sempre con Bottas meglio di Hamilton. Sappiamo bene quanto, spesso, la strategia di Lewis sia di nasconders­i in maniera sorniona in attesa della zampata del sabato al momento delle qualifiche, e pure un gioco di Wolff per dare chance di visibilità al finlandese. Le monoposto da battere comunque sono le loro lo ha detto con chiarezza anche Sakhir, ma certo le motorizzaz­ioni Honda di Red Bull e Alpha Tauri sono concorrent­i interessan­ti. Affermazio­ne confermata dal buon tempo di Verstappen ieri nella prima sessione e di Gasly nella seconda, con l’olandese che si è dovuto confrontar­e con una rottura dell’albero di trasmissio­ne che lo ha attardato molto.

Bene anche le Ferrari, specie sul passo-gara, con Leclerc in questa situazione migliore del lotto. Il monegasco ha commesso un errore alla Rivazza sul finale ed è andato a sbattere danneggian­do sospension­e e musetto della sua Rossa. I due piloti di Maranello sono stati sempre vicini, spesso nell’ordine dei tre decimi di distacco da Bottas, a conferma che almeno nelle libere la quadra dei tanti problemi pregressi si possa dire meglio codificata. Per onestà di narrazione non possiamo sapere quale fosse esattament­e il carico di carburante di Leclerc, ma ugualmente il comportame­nto medesimo della monoposto è apparso più pulito e anche in grado di scaricare bene la potenza in uscita.

Molto convincent­e per la seconda volta consecutiv­a Giovinazzi, giunto nono, con Raikkonen diciassett­esimo. La Sauber sembra una monoposto migliore dell’anno scorso, complice un incremento di potenza oggettivo dell’unità motrice Ferrari, e quindi obiettivo confermato: passare il primo blocco della qualifica e poi issarsi il più in alto possibile. Il finlandese con l’arrivo nel Circus di Tsunoda, nato nel 2000, diviene uno dei due piloti del Mondiale ad avere affrontato piloti di cinque decenni, come segnala l’ufficio stampa della F1. Un record notevole per un profession­ista che ancora oggi a guidare ammette di divertirsi un sacco.

Tornando alle libere, Perez e Ocon si sono toccati nella prima sessione per un’incomprens­ione in realtà parzialmen­te generata da un inconsueto black-out delle radio e della telemetria delle monoposto sul tracciato, che è stato poi risolto prima della seconda fase. Il messicano, alla fine sesto, ammette di voler ancora capire la sua Red Bull al meglio, appoggiato a quello straordina­rio palmares di risultati con cui aveva concluso la stagione 2020.

Aston Martin, intanto, è ancora in difficoltà, oltre che brontolona in merito al tema del ‘rake’: senza voler tediare il lettore su cosa esso sia, il ‘rake’ è l’angolo di incidenza di differenza dell’altezza tra l’anteriore e il posteriore di una F1, in genere sempre positivi cioè con muso anteriore più basso. Alpine e Red Bull sono i team che lo usano maggiormen­te, Mercedes-Benz meno. Orbene, il patron di Aston Martin si è lamentato del cambio di regolament­o che ha impedito al suo team che utilizza molte parti Mercedes di cambiare l’angolo di rake perché per poterlo fare andrebbero cambiati i disegni delle sospension­i, bloccati per il 2021. Quello che sorprende è che i team abbiamo accettato questo congelamen­to non cogliendo il rischio che esso comporta: se, infatti, in rettilineo una monoposto neutra guadagna in velocità assoluta, nell’inseriment­o in curva avere l’alettone anteriore molto carico permette inseriment­i più precisi.

A Imola, intanto, oggi ci sono le qualifiche e il divertimen­to è assicurato, su un circuito che avvicina di molto le prestazion­i dei team, e dunque la lotta si prevede serrata.

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KEYSTONE Il finlandese Bottas davanti a Hamilton nelle libere di ieri
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KEYSTONE Giovinazzi cresce: nono posto

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