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‘Battere l’Olympic, un sapore diverso’

Coach Gubitosa parla della sfida al vertice tra la sua Spinelli Massagno e Friborgo

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Il programma di oggi prevede un big match a Massagno, dove la Spinelli ospita alle 17.30 l’Olympic Friborgo, e la trasferta dei Tigers di Lugano in quel di Neuchâtel contro avversari che sono capaci del meglio e del peggio da una gara all’altra.

La sfida con l’Olympic è di quelle che non necessitan­o di particolar­i motivazion­i per tutti i contendent­i, dato che lotta di vertice si tratta. La Sam è seconda in classifica con sei punti di vantaggio sui burgundi, ma con una partita in più. Il calendario di Dusan Mladjan e compagni prevede, oltre alla gara di oggi, le trasferte a Ginevra, mercoledì prossimo, e a Monthey il primo maggio. Un vantaggio, anche al netto del 2-0 negli scontri diretti, che garantisce già il secondo posto. Ma la Spinelli è anche a due soli punti da Ginevra e quindi le motivazion­i sono ancora maggiori perché, dovesse vincerle tutte, i massagnesi arriverebb­ero al primo posto. Un rush finale che mette i brividi, dato che avere il vantaggio del fattore campo, con qualche apertura al pubblico che potrebbe aiutare, non è da sottovalut­are.

Ma, tornando alla gara di oggi, bisogna anche essere consapevol­i che i burgundi sono un avversario che non concede né distrazion­i né risparmio di energie e la loro vittoria sul campo del Ginevra di una settimana fa, ne è una testimonia­nza.

Per Gubitosa è La Partita, da sempre oramai, perché l’Olympic rappresent­a il tutto del basket svizzero: «Battere l’Olympic è una di quelle soddisfazi­oni che va al di là dei due punti, perché si sa che è una squadra costruita per l’Europa e quindi di valore. In Coppa abbiamo sprecato una terza vittoria, dopo le due in campionato, che fa molto male ancora oggi. La voglia di non lasciarli risalire in classifica è tanta e ce la metteremo tutta». Ancora senza Marko Mladjan? «Marko lo riavremo per i playoff, non prima ma confido sulla determinaz­ione di tutti per portare a casa la vittoria. Non potremo avere passaggi a vuoto e quindi ognuno dovrà stare in campo con la massima disponibil­ità a combattere su ogni pallone».

I Tigers vanno in campo a Neuchâtel con la voglia di puntare al quinto posto per evitare una delle prime tre nei playoff. Il Neuchâtel è una compagine ricca di alti e bassi ma capace di inguaiare qualunque avversario quando è in giornata. I ragazzi di Cabibbo sono usciti vincenti contro il Boncourt con grande carattere ma solo nel secondo tempo. Se la difesa sarà quella dei primi 20 minuti di una settimana fa, saranno guai perché i neocastell­ani hanno un roster di buon livello. Ma il Lugano ha già dimostrato, al netto dall’avere due soli stranieri in squadra, di sapersela giocare contro tutte. Occorrerà avere una grande forza difensiva e sviluppare un attacco efficace. Cabibbo è un coach che sa gestire bene la squadra e, pur con i limiti evidenti, sta ottenendo risultati più che buoni. Un colpo di coda a Neuchâtel sarebbe un toccasana per tutto l’ambiente bianconero.

Dusan, addio alla Nazionale

Dopo 18 anni, Dusan dice addio alla Nazionale: l’età, 35 anni, la famiglia, i tre figli, il lavoro sono i fattori che hanno inciso sulla sua decisione. Non è più tempo per dedicare le estati alla Nazionale o tutti gli spazi che il calendario concede quando gioca la Nazionale. Lui è stato certamente uno dei giocatori più significat­ivi della Nazionale, dove ha debuttato a soli 17 anni ben 18 anni fa: è l’uomo dell’ultimo tiro per antonomasi­a, l’ultimo in ordine di tempo quello contro la Serbia, il giocatore dai tiri “impossibil­i” già da quando giostrava nelle giovanili, sia nei club sia nelle Nazionali. Ha fatto parte della squadra che ha battuto la Russia nel 2012 e la Serbia lo scorso novembre. «Dusan è certamente il miglior tiratore svizzero di tutti i tempi. Ci ha fatto sognare per 18 anni, ciò che ha fatto per la Nazionale è un esempio per le giovani generazion­i», ha commentato Giancarlo Sergi, presidente di Swiss Basket. In totale, Dusan Mladjan conta 60 selezioni nella massima rappresent­ativa rossocroci­ata.

Noi avremo il piacere di poterlo seguire ancora a livello di club e la rincorsa al titolo della Spinelli passerà anche dalle sue mani per cui, per ora, diciamogli grazie per quanto ha fatto per la nostra Nazionale in attesa di altri exploit in collina.

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TI-PRESS/BIANCHI Mladjan vuole concentrar­si sulle chance da titolo della Sam

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