Sono due volte scioccato
Sono scioccato che il Parlamento ticinese, nella sua sessione di martedì scorso, abbia dedicato circa tre ore del suo tempo alla discussione sul bitcoin. In una situazione molto critica dove le ticinesi e i ticinesi hanno altri e ben più seri problemi a cui pensare, e anche il Parlamento ha altri e ben più importanti temi da trattare, un partito (l’Udc) che dichiara di tenere molto alla Svizzera propone di accettare il bitcoin quale moneta di pagamento.
Il nostro sistema finanziario, sicuramente migliorabile, ma ben gestito dalla Banca nazionale Svizzera, e il valore della nostra moneta, il franco svizzero, sono invidiati in tutto il mondo! Se alla base c’è tutto un sistema di produzione, con il lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori che garantiscono il valore del franco svizzero, anche la politica monetaria della nostra Banca Nazionale cerca di mantenere costante il potere d’acquisto del nostro franco svizzero.
Chi e che cosa c’è invece dietro al bitcoin? Nessuno lo sa ancora! Quello che si sa è che il bitcoin è qualche cosa nato dal niente, da un’idea di una persona e che nessuno può controllare! Sembra inoltre che per produrre un solo bitcoin c’è bisogno di una mezza centrale nucleare. Se trovo inopportuno e sciocco che il Parlamento ha dedicato così tanto tempo a discutere del bitcoin, per poi decidere di accettarlo quale mezzo di pagamento a livello istituzionale, quello che mi sciocca ancora di più è che alcuni partiti abbiano dato uno schiaffo istituzionale al nostro sistema svizzero dei pagamenti e alla nostra moneta che sono gestiti con delle leggi e delle ordinanze e che ce li invidiano in tutto il mondo!