Esperimenti bizzarri
Pelle verde e liscia cosparsa di macchie scure, occhi leggermente rivolti all’insù, zampe posteriori fortemente palmate: questa è sicuramente un rana verde. Ma di quale specie? Difficile dirlo con certezza: il gruppo delle rane verdi europee è composto da specie e forme ibride strettamente imparentate tra loro, morfologicamente molto simili e spesso insediate negli stessi habitat. In Svizzera solo due specie sono autoctone: la Rana dei fossi, una specie “pura” a tutti gli effetti e solitamente riconoscibile da macchie gialle nella zona inguinale, e la Rana verde minore. Quest’ultima è in realtà un ibrido tra la stessa Rana dei fossi e la Rana verde maggiore, specie introdotta in Svizzera nel XX secolo per la produzione di cosce di rana. Lo studio di questi ibridi, a livello genetico, è davvero interessante. Nonostante il loro Dna sia composto dai genomi di entrambe le specie parentali, durante la produzione delle cellule sessuali (ovuli e spermatozoi) nella Rana verde minore avviene uno strano processo chiamato ibridogenesi, che porta alla distruzione selettiva dell’intero codice genetico proveniente dalla Rana dei fossi. Se individui di Rana verde minore si accoppiano tra loro, danno dunque origine a una prole che eredita unicamente materiale genetico tipico della Rana verde maggiore. Questo materiale viene però trasmesso da una generazione all’altra per clonazione, senza alcuna rimescolanza genetica. Ciò rende impossibile la sopravvivenza ai nuovi nati, che muoiono infatti quasi subito, già allo stadio di piccoli girini. Per sopravvivere, la Rana verde minore deve dunque accoppiarsi con la Rana dei fossi: ciò riunisce nuovamente i patrimoni genetici di Rana verde maggiore e Rana dei fossi, dando come prole appunto l’ibrido Rana verde minore.