Consumi nell’ombra
I consumi quantificati nelle bollette ricevute dall’azienda elettrica rappresentano l’energia utilizzata per far funzionare tutti i nostri apparecchi elettrici. Ma attenzione, i dispositivi digitali connessi a internet producono ulteriori consumi ben al di là del nostro contatore elettrico. Guardare per 10 minuti un video ad alta definizione, ad esempio, consuma 1500 volte più elettricità che la ricarica della batteria di uno smartphone. Com’è possibile? Internet è un sistema globale basato sull’incessante creazione, stoccaggio e acquisizione di nuovi dati (informazioni, documenti, servizi…), ma non è un luogo etereo e impalpabile dove tutto funziona come per magia. Questo traffico di dati è possibile solo grazie a giganteschi Data Center, infrastrutture fisiche allocate altrove composte da fibre ottiche, router, satelliti, cavi sul fondo dell’oceano, sterminati centri di elaborazione pieni di computer, che necessitano di colossali quantità di energia e sistemi di raffreddamento. I consumi elettrici “nascosti” dei nostri dispositivi digitali dipendono molto dal tipo di attività effettuate: scrivere e-mail genera un consumo di elettricità irrisorio se comparato al consumo generato quando invece attiviamo la geolocalizzazione, questo perché nel secondo caso provochiamo un continuo flusso di informazioni relative alla nostra posizione. Una vita connessa ha continuamente bisogno di energia, da dare in pasto ai Data Center gestiti da operatori come Apple, Google, Facebook, Microsoft o Amazon. E pochi di loro si curano di utilizzare energia pulita per le proprie operazioni.