Rimboccarsi le maniche
“I sordi possono fare tutto, tranne udire”. Ho trovato questa affermazione nel sito
ascoltalamiastoria.ch, portale creato dalla Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS), in cui sono presentate sei personalità forti che vivono appieno la loro vita. Questa affermazione fornisce una prospettiva diversa su un handicap che spesso crediamo invalidante a tutto tondo. “Non mi sono mai sentito diverso – continua a raccontarmi Pietro, mentre Tiziana Rimoldi mi traduce quello che sta raccontando –; la mia forza non mi ha mai fatto sentire inferiore”. Qui entra nella conversazione Olita – moglie di Pietro – aggiungendo: “Tutti i suoi obiettivi li ha sempre raggiunti rimboccandosi le maniche”.
I coniugi Vaccaro hanno tre figli udenti e Pietro ha altri due figli, anch’essi udenti. Olita continua a raccontarsi: “Non abbiamo mai avuto problemi di comunicazione con loro, fin da piccoli hanno imparato la lingua dei segni. Sono bilingui: ‘segnano’ e parlano. L’unico che ha provato un po’ di vergogna quando era piccolo è il nostro primogenito”. Massimo non si vergogna più, oggi è grande e i suoi genitori sono per lui profondo motivo d’orgoglio.
La sordità è invisibile, ma non per questo va ignorata: “Il mio sogno è quello di unire il mondo dei non udenti e quello degli udenti e creare sinergia tra loro. Secondo me oggi c’è ancora troppo divario. C’è poca conoscenza, poca informazione sul mondo della sordità. Basterebbe davvero così poco per creare una società più inclusiva”.
Nda: mi sono avvicinata da poco al mondo delle persone sorde. Mi ha affascinata sin dall’inizio e mi sono sentita accolta immediatamente, nonostante io non parli la lingua dei segni e abbia la tendenza a parlare a mitragliatrice. Quante “cose belle” rischiamo di perderci quando non le conosciamo. Ringrazio Tiziana Rimoldi che ha fatto da ponte comunicativo.