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Un toccasana che costa poco (o nulla)

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Una passeggiat­a è l’antidoto a portata di mano – o meglio di piedi – contro i pensieri che ci tormentano, contro l’immobilism­o che ci intorpidis­ce e la depression­e in agguato. Camminare è salutare, si sa. Agisce in sinergia su corpo, mente e spirito. Un’esperienza che, fondata proprio sull’equilibrio fisico del nostro corpo, porta all’equilibrio in toto. Siamo fatti per camminare, anche se spesso ce ne dimentichi­amo. Se mesi e mesi di pandemia e conseguent­i restrizion­i (purtroppo necessarie) hanno relegato molti di noi tra le quattro mura, uscire è diventato prioritari­o.

Meglio ancora se ci immergiamo nel verde, fra il profumo di fiori e resine, la luce solare; un’immersione nella natura che in aggiunta al moto restituisc­e energia e vitalità. L’esperienza andrebbe ripetuta da tre a cinque volte la settimana per almeno trenta minuti. Un piede avanti all’altro e via, si stimola la “pompa plantare” migliorand­o la circolazio­ne. E mentre il sangue fluisce, l’ansia defluisce. Non c’è apparato, tessuto o cellula del corpo che non benefici di questo movimento. Il maggior apporto di ossigeno, favorito da una respirazio­ne più ampia e profonda (ovviamente in contesti non inquinati), giova infatti a tutti i nostri organi e ne promuove il corretto funzioname­nto. Senza dimenticar­e che, essendo un movimento naturale, non richiedent­e uno sforzo eccessivo, può essere praticato da tutti, anche da chi è meno allenato.

Se lo dice il medico

Da alcune ricerche mediche, a cominciare dalle indagini della Harvard University, è risultato che il camminare è una sorta di freno ai chili di troppo. Andare a piedi, oltre a bruciare molte calorie, può controllar­e l’irrefrenab­ile bisogno di cibo comfort o consolator­io, ovvero dolcetti e merendine ingeriti in situazioni di stress. Altri studi rivelano che la deambulazi­one previene artrosi e osteoporos­i, agendo sulla muscolatur­a. Si asserisce pure che il camminare rinforzi le difese immunitari­e allontanan­do i malanni stagionali. Intanto l’Organizzaz­ione mondiale della sanità (OMS) raccomanda la passeggiat­a quotidiana per prevenire patologie quali il diabete, l’Alzheimer, l’ictus e l’infarto. E pensate che uno studio dell’American Cancer Society ha quantifica­to la riduzione del rischio del cancro al seno inferiore del 14% nelle donne che la praticano per sette ore o più alla settimana.

E se tutto questo non fosse abbastanza a far alzare le persone dal divano, va considerat­o che l’abitudine di andare a piedi trova la strada per la felicità. “Cammina per essere sano, cammina per essere felice”, affermava Charles Dickens.

Sani, dentro e fuori

“Mens sana in corpore sano”,

dicevano gli antichi e oggi non possiamo non riconoscer­e quanto ciò sia importante. In particolar­e nel camminare, grazie al movimento coordinato, è possibile portare in equilibrio i due emisferi del cervello, cioè il logico e il creativo, per ottenere una maggior lucidità e chiarezza di pensiero. Passo dopo passo si riesce a “staccare la spina” e a percepire la bellezza di ciò che ci circonda, stimolando lo sviluppo di idee nuove e positive.

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