Pista di 5 km lungo il Ceresio più selvaggio
Una pista ciclopedonale di cinque chilometri da Osteno a Santa Margherita di Valsolda, lungo il Lago di Lugano. Spesa prevista 2 milioni di euro che serviranno anche per sistemare il pontile per favorire i collegamenti con Lugano. Un progetto di cui si parla da 25 anni e che ora sta per essere realizzato dopo che Regione Lombardia, Autorità di bacino laghi di Lugano, Piano e Ghirla e Comuni di Claino con Osteno e Valsolda hanno deciso di finanziare i lavori. Un progetto destinato a rivitalizzare un borgo antico, disabitato da decenni, raggiungibile solo via lago, facendo scalo a Gandria, che nel XVII secolo era utilizzato come lazzaretto per gli appestati. Se in origine vi si poteva giungere solo via lago, poi, dal 1907 al 1977, fu reso accessibile anche via terra attraverso la funicolare in collegamento con il Belvedere di Lanzo d’Intelvi. Giovanni Bernasconi, sindaco di Claino con Osteno: “Nel giro di due anni riusciremo a realizzare il progetto di pista ciclopedonale che costeggia il Ceresio nel suo lato più selvaggio e integro. La prima cosa da fare è sistemare il pontile e riportare i battelli a Santa Margherita per ripristinare i collegamenti via lago con Lugano”. Il rilancio di Santa Margherita di Valsolda passa però dal recupero della funicolare di Lanzo d’Intelvi. Se ne parla da una trentina di anni, soprattutto grazie alle pressioni del Comitato presieduto da Adalberto Piazzoli. Lo scorso dicembre, uno studio di fattibilità indicava in 10 milioni di euro la somma necessaria per ripristinare la funicolare. Dieci mesi fa Regione Lombardia si era impegnata a trovare le risorse.