Consiglio dei giovani da rilanciare
Partito il progetto che vuole riavvicinare la gioventù alla realtà politica e sociale
Il Municipio di Biasca è determinato a rilanciare il Consiglio dei giovani, la cui attività ha accusato una battuta d’arresto a partire dal 2020 complice la pandemia di coronavirus e la partenza dal capoluogo rivierasco dei membri di comitato a causa di studi e altre attività. L’Esecutivo non intende rinunciare a questa opportunità e ha così aderito al progetto denominato Engage: promossa dall’organizzazione mantello dei Parlamenti svizzeri della gioventù, si tratta di un’iniziativa che avrà l’obiettivo di riavvicinare alla realtà politica e sociale i giovani biaschesi e degli altri paesi della Riviera. Questo attraverso una strutturata fase di coinvolgimento delle persone tra i 12 e i 25 anni che, auspica il Comune, permetterà infine di avere nuove leve per riattivare il Consiglio. La prima riunione di questo ‘nuovo ciclo’ si è tenuta nella casa comunale lo scorso 30 settembre: «Siamo contenti, la partecipazione è stata buona e si è potuto costituire il gruppo di supporto e coordinamento eterogeneo del quale fanno parte anche insegnanti e operatori giovanili», spiega contattata dalla ‘Regione’ Alice Lanzetti, municipale Plr eletta lo scorso 18 aprile alla quale è stato affidato il Dicastero opere sociali precedentemente sotto l’egida del collega Jöel Rossetti che aveva promosso la creazione del Consiglio così come l’adesione a Engage. «Il gruppo di accompagnamento, con al suo interno anche la collaboratrice di Engage Agnese Giacomazzi, avrà il compito di strutturare l’avanzamento del progetto, promuovere la possibilità di partecipare e indirizzare le ragazze e i ragazzi per far sì che le loro idee siano effettivamente realizzabili».
Un sondaggio per captare i desideri Già, perché a partire da dicembre i giovani rivieraschi avranno la possibilità di indicare grazie a un sondaggio (in forma online sulla pagina www.engage.ch/it/biasca) desideri, richieste e spunti. È poi in programma, nei primi mesi del 2022, un incontro in cui i giovani potranno avere un dialogo diretto con le autorità politiche comunali e presentare le loro proposte da eventualmente trasformare in progetti concreti. Il tutto continuerà in seguito con altri incontri e appuntamenti fino ad arrivare a stilare un rapporto finale.
Una prima in Ticino
Il progetto Engage, una prima in Ticino ma già avviato in numerose località in Svizzera, avrà la durata di un anno con la possibilità di estenderlo. «All’unanimità il Municipio di Biasca è convinto del potenziale dell’iniziativa e spera che, oltre a idee concrete e realizzabili, possa portare a ricostituire il Consiglio dei giovani che in passato aveva avanzato proposte interessanti, analizzate, approvate e concretizzate dal Municipio, come la serata cinema all’aperto e l’installazione provvisoria di una pista pumptrack». Lanzetti rinnova l’invito ai giovani a partecipare al prossimo incontro in programma per il 12 novembre e durante il quale il gruppo di supporto spiegherà nel dettaglio l’iter dell’iniziativa Engage.
Il Consiglio dei giovani, ricordiamo, era stato promosso dall’Esecutivo nel 2017 dando seguito a una proposta dell’allora presidente del legislativo Gianni Totti. Per questa iniziativa, concretizzata ufficialmente con la seduta costitutiva del febbraio 2018, il Comune aveva ricevuto il premio ‘Comune innovativo’. Lo stesso Totti, con un’interpellanza inoltrata a inizio 2021, aveva chiesto lumi su come il Municipio intendesse procedere per far fronte alla fase di stallo.
Verso un accesso libero al Centro sportivo al Vallone
Un altro dei desideri espressi in passato, e non solo dalla popolazione giovanile, era quello di poter accedere liberamente a Centro
sportivo al Vallone. Una richiesta alla quale il Municipio darà seguito. Proprio in queste settimane si sta infatti aggiornando l’ordinanza sull’utilizzo del centro dove, con il rinnovo della pista di atletica effettuato negli scorsi anni, è ora presente anche un campo da basket, oltre ai campi da calcio. Il capodicastero Sport e tempo libero Joël Rossetti spiega che l’intenzione è quella di consentire alla popolazione di accedervi liberamente purché vengano rispettate le direttive e non vengano intralciate le attività svolte dalle società firmatarie di una convenzione.