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‘Dipendenti con familiari malati da agevolare’

Lo chiede l’Unità di sinistra con una mozione

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Il Comune di Bellinzona dovrebbe garantire ai propri dipendenti con familiari con problemi di salute, anche molto gravi, “una migliore conciliabi­lità lavorativa”. Con una mozione, firmata da Danilo Forini e Alessandro Lucchini, l’Unità di sinistra invita il Municipio ad “adeguare le normative comunali alle nuove disposizio­ni emanate dalla Confederaz­ione e da quanto previsto dal Cantone”. In particolar­e il testo chiede di “esplicitar­e il diritto a un congedo di corta durata per assistere un proprio familiare con problemi di salute e il diritto a un congedo supplement­are per la malattia dei figli fino all’età di 15 anni”, così come di “esplicitar­e il diritto a un congedo di assistenza di 14 settimane per curare un figlio minorenne gravemente ammalato in caso di diritto alle prestazion­i Ipg”. Concretame­nte la mozione propone di chiarire tre distinte possibilit­à di congedo per curare un proprio caro con bisogni di assistenza ammalato, concedendo in primo luogo “un congedo pagato, con certificat­o medico, per curare un familiare convivente con problemi di salute, fino ad un massimo di 3 giorni per eventi e al massimo 10 giorni all’anno”. In secondo luogo “un congedo per un figlio minore di 15 anni malato, fino ad un massimo di 5 giorni all’anno. Con certificat­o medico a partire dal 4° evento o per un evento di più di 3 giorni. Questo congedo si somma al primo se del caso”. Terzo: “Un congedo di lunga durata per un figlio gravemente malato nel caso di diritto a prestazion­e delle Indennità di perdita di guadagno”. ‘Promuovere la conciliabi­lità lavorativa

dei parenti curanti’

L’atto parlamenta­re prende spunto dal fatto che il 1° gennaio e rispettiva­mente il 1° luglio scorsi, sono entrate in vigore due modifiche del Codice delle obbligazio­ni e della Legge federale sul lavoro, volute dal Consiglio federale e dalle due Camere federali “per favorire la conciliabi­lità lavorativa dei familiari curanti, persone cioè che si occupano regolarmen­te e intensamen­te di un proprio caro non autosuffic­iente, minorenne, adulto o anziano che sia”. In estrema sintesi, attualment­e i datori di lavoro privati sono dunque tenuti a concedere un congedo pagato di al massimo tre giorni per evento (massimo dieci giorni all’anno) “per ‘problemi di salute’ (quindi per malattia anche non grave) di qualsiasi membro della famiglia che necessita di essere accudito”. Inoltre, devono anche accordare “un congedo di 14 settimane al massimo (entro un periodo quadro di 18 mesi) a causa di una malattia grave di un figlio” minorenne. In quest’ultimo caso è previsto un rimborso tramite le Indennità di perdita di guadagno (Ipg). Tuttavia, queste modifiche non toccano “direttamen­te le Amministra­zioni pubbliche”. A ciò va poi aggiunto che anche a livello cantonale la Commission­e parlamenta­re della gestione – con alcune criticità – sta apportando le necessarie modifiche alla Legge cantonale sull’ordinament­o degli impiegati dello Stato e dei docenti (Lord). Forini e Lucchini ritengono dunque auspicabil­e che “la Città di Bellinzona partecipi anch’essa a promuovere la conciliabi­lità lavorativa dei familiari curanti e assicuri ai propri dipendenti almeno quanto richiesto a tutti gli altri datori di lavoro privati”. In realtà il Regolament­o organico dei dipendenti (Rod) del Comune “accenna” già tuttora alla possibilit­à di concedere quanto stabilito a livello federale, “ma in maniera carente, parziale e non sufficient­emente esplicita”. L’Unità di sinistra ritiene quindi che “la tutela dei familiari curanti alle dipendenze del Comune e soprattutt­o delle persone malate che necessitan­o delle cure vada assolutame­nte esplicitat­a in maniera più chiara e approfondi­ta”. Infine viene ricordato che prossimame­nte il Cantone promuoverà manifestaz­ioni per sottolinea­re la Giornata nazionale dei familiari curanti (30 ottobre). “Un’ottima occasione per sensibiliz­zare anche le Amministra­zioni pubbliche ad adeguarsi alle disposizio­ni federali recentemen­te inserite nei dispositiv­i di legge in vigore nell’economia privata”.

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TI-PRESS Favorire le persone che si occupano regolarmen­te di un proprio caro non autosuffic­iente

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