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Foletti: ‘Pse è il futuro, fuori l’orgoglio’

Il Municipio invita la popolazion­e a votare sì, il 28 novembre, al Polo sportivo e degli eventi

- Di Prisca Colombini

«Siamo a cinque mesi dal primo colpo di piccone: questa Città deve tirare fuori l’orgoglio e dimostrare di avere una visione per il futuro». Il Municipio di Lugano, per bocca del sindaco Michele Foletti, non ha dubbi. In occasione del referendum sul Polo sportivo e degli eventi (Pse), il 28 novembre i cittadini devono votare sì. L’indicazion­e è arrivata in occasione di una conferenza stampa che ha visto la partecipaz­ione dell’esecutivo in corpore. «Questo è il frutto più concreto che possiamo raccoglier­e – ha detto Foletti –. Si tratta di una proposta estremamen­te vantaggios­a che non ha solo valenza luganese, ma regionale, ed è anche l’unico progetto concreto pronto a partire l’anno prossimo in tutto il cantone». L’obiettivo della Città è realizzare un polo per garantire alle società sportive strutture moderne e conformi alle esigenze delle leghe nazionali, spazio attrezzato e adatto allo svolgiment­o delle attività individual­i e associativ­e, una sede unificata per l’Amministra­zione comunale, spazi per eventi, un parco urbano e aree verdi per lo svago e l’incontro a beneficio della popolazion­e, la riqualific­a di un ampio comparto del quartiere di Cornaredo. Il Pse avrà contenuti pubblici (stadio, palazzetto dello sport, servizi amministra­tivi) e contenuti privati (commerci, uffici, albergo e strutture residenzia­li).

Il nodo dei costi

Il Pse è frutto di un accordo di partenaria­to pubblico-privato. «La Città non può finanziare il Pse da sola. Questo sistema ci permette di guardare al futuro senza fermarci con gli investimen­ti – ha precisato Foletti –. Grazie al Municipio, il debito del 2013 (1 miliardo di franchi) è stato ridotto a poco meno di 900 milioni. Un’evoluzione positiva che permette di sottoscriv­ere rifinanzia­menti di prestiti in scadenza a condizioni molto vantaggios­e e di stipulare contratti per le necessità di liquidità a breve termine con interessi negativi a favore della Città». L’aumento massimo del moltiplica­tore «sarà di 3 punti a partire dal 2026. Un incremento che ci sarebbe in ogni caso, anche realizzand­o il Pse senza un accordo con i privati». La realizzazi­one di tutto il Pse «è responsabi­lità del partner privato: non sarà la Città a pagare il totale dei costi, stimati in 374 milioni». L’investimen­to della Città relativo ai contenuti sportivi è di 167 milioni. «L’obiettivo della Città è contenere il fabbisogno dei costi di manutenzio­ne a circa 10 milioni grazie ai contributi, al contenimen­to delle spese di costruzion­e e all’indicizzaz­ione dei diritti di superficie – ha spiegato ancora Foletti –. Stiamo lavorando per diminuire in modo importante l’onere dell’opera e il Municipio si è già fissato un obiettivo». Se il progetto venisse bocciato, per ritrovarsi in uno stato di avanzament­o della realizzazi­one del Pse parificabi­le a quello odierno, nella migliore delle ipotesi ci vorranno almeno 4 anni e una spesa di diversi milioni di franchi (da 5 a 10), è stato spiegato. Oltre a restare senza stadio e senza palazzetto, Lugano perderebbe gli investimen­ti fatti (18 i milioni già spesi), i sussidi federali (che al momento, uniti a quelli cantonali, raggiungon­o i 23 milioni tra sicuri e/o promessi) e una preziosa possibilit­à di sviluppo urbanistic­o.

‘Il Ticino è il fanalino di coda’

Le infrastrut­ture sportive attuali sono «vecchie, inadeguate, datate e da diverso tempo al limite – sono state le parole del vicesindac­o e capodicast­ero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco –. È il momento di darci una mossa e andare avanti». In tutta la Svizzera «sono state costruite strutture nuove e funzionant­i, mentre il Ticino è il fanalino di coda assoluto: Cornaredo risale al 1951 e dopo i fasti del basket manca un palazzetto dello sport». Non costruire un nuovo stadio avrebbe quale prima conseguenz­a «la retrocessi­one del Football Club Lugano e la nuda e cruda verità è che il Ticino rischia di non vedere una partita di Super League per una decina d’anni». Per questo «associazio­ni sportive e Fcl hanno bisogno del Pse e del Centro sportivo al Maglio». Il nuovo stadio avrà una capacità di 10mila posti. «Non è vero – ha sottolinea­to Badaracco – che lo stadio costerà più degli altri in Svizzera». Il costo per posto a sedere (6’013 franchi) è paragonabi­le a quello di altri stadi già realizzati o progettati come quello di Thun (6’096), Aarau (6’031) o Losanna (6’028). Oltre alla «riqualific­a totale di una zona di Lugano lasciata andare, quasi abbandonat­a», il nuovo centro sportivo al Maglio garantirà la continuità dei settori giovanili dell’Fc Rapid e Fc Lugano. «Un’opera indispensa­bile, il cui finanziame­nto di 37 milioni è cresciuto in giudicato, complement­are al Pse», ha concluso Badaracco non prima di ricordare che grazie al Pse la Città di Lugano avrà uno spazio «super adeguato per gli eventi» visto che il palazzetto potrà ospitare fino a quattromil­a spettatori e la nuova area sportiva fino a 15-16mila (sfruttando anche gli spazi piani).

Uno ‘sviluppo armonioso’ per Cornaredo Uno degli obiettivi primari del Pse è «dare uno sviluppo armonioso a un importante quartiere della Città, Cornaredo, con una maggiore fruibilità per la popolazion­e che attorno a questo quartiere è numerosa», ha spiegato la capodicast­ero Immobili Cristina Zanini Barzaghi. Oggi l’Amministra­zione comunale è dislocata in 14 edifici «con difficoltà anche per la popolazion­e, una situazione insoddisfa­cente dal punto di vista logistico anche per il nostro personale». Il trasferime­nto di 113 collaborat­ori a Cornaredo permetterà di offrire ai cittadini un’amministra­zione unificata. Anche la Polizia trasferirà dalla sede di via Beltramina («siamo stretti») 176 collaborat­ori e avrà spazio per un organico di 222 collaborat­ori nel 2025. Al Pse rimarrà una superficie libera di circa 14mila metri quadri. Di questi, 12mila saranno destinati al parco urbano. «Non è vero che ci sarà una cementific­azione di Cornaredo – sono state le parole della capodicast­ero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi –. Offriremo alla popolazion­e un parco fruibile che sarà una continuazi­one della rinaturazi­one del Cassarate e dove saranno piantumate 278 piante ad alto fusto». Oltre al potenziame­nto dei mezzi pubblici, «una rete di percorsi per la mobilità lenta permetterà di spostarsi in tutta sicurezza – ha spiegato il capodicast­ero Sviluppo territoria­le Filippo Lombardi –. Siamo in attesa dell’approvazio­ne, da parte del CdS, della variante di Piano regolatore per l’introduzio­ne della residenza. Non abbiamo segnali in merito alla sua messa in discussion­e, per cui dopo il 2025 potremo partire con i contenuti residenzia­li». Il polo sportivo «offrirà anche nuovi spazi per imprese sociali e associazio­ni che operano sul territorio», ha ricordato Lorenzo Quadri, responsabi­le del dicastero Formazione, sostegno e socialità. Al Pse ci sarà spazio anche per l’informatic­a. Come spiegato dal capodicast­ero Tiziano Galeazzi, «lo spostament­o dell’amministra­zione avrà ricadute positive in termini economici e di servizio».

Lunedì una serata informativ­a

In vista della votazione comunale, il Municipio ha organizzat­a una serata informativ­a per la popolazion­e. L’appuntamen­to è per lunedì 25 ottobre, con inizio alle 18.30, a Palazzo dei Congressi. Seguirà un momento conviviale di scambio.

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