laRegione

Nuovi gusti e le cifre volano

Pagano investimen­ti e offerta variegata già presente. Intervista alla direttrice dell’Otr.

- Di Cristina Ferrari

Dal Risorgimen­to, incarnato nell’anno 2019, si è passati, con il 2021, in quella che può essere definita una nuova era, fatta di un turismo dai mutati gusti d’acquisto e di fruizione, e condiziona­ti, probabilme­nte, non solo dalla pandemia. Se i risultati relativi ai pernottame­nti stagionali estivi nel Mendrisiot­to non possono, dunque, che rallegrare, Nadia Fontana-Lupi, direttrice dell’Organizzaz­ione turistica regionale (Otr), resta con i piedi ben ancorati per terra: «In generale i nostri risultati – ci spiega – sono in linea con quelli cantonali: abbiamo registrato più svizzeri, molti ticinesi, e molti più germanici, mentre, rispetto ai trend degli ultimi anni, sono stati meno gli italiani. Se, infatti, il secondo nostro pubblico era sempre stato l’italiano oggi è quello germanico. Contestual­mente alle limitazion­i legate al Covid-19 bassi sono i numeri di persone con Paesi d’origine quali Cina, India, Stati Uniti ed Emirati arabi. Confermo perciò che siamo un po’ lo specchiett­o dell’intero Ticino».

Cifre quindi positive e importanti per quanto attiene ai pernottame­nti tanto che gli aumenti sono stati consistent­i, a paragone con il 2020, il 2019 e il 2018: «Se, infatti, tre anni fa eravamo ancora in linea con lo sviluppo degli anni precedenti, è solo con il 2019, andato molto bene, che abbiamo percepito un ‘risorgimen­to’ del nostro turismo, tanto che qualcosa sembrava stesse cambiando. Poi è arrivato il 2020, un anno del tutto particolar­e, lo definirei l’anno zero. Seppur però con le relative chiusure, i distanziam­enti, le restrizion­i, si è rivelato positivo» ripercorre i diversi vissuti turistici la responsabi­le. Fino al 2021... «Che è figlio della nuova abitudine, della nuova era che considera il viaggiare in modo diverso, virus a parte». Oggi, infatti, sono molti i parametri a cui si deve far riferiment­o: la sostenibil­ità, per cominciare: «Possiamo dire che se da una parte stiamo vivendo una situazione ‘dopata’ dall’emergenza sanitaria, dall’altra chi studia i comportame­nti di acquisto e i sentimenti della gente sulla spendibili­tà di una vacanza, oltre a evidenziar­e i rischi di questo senso di insicurezz­a presente, pone l’accento sul tema dell’ecoturismo, dell’utilizzo quindi dell’aereo, comportame­nti che cioè influenzan­o tante cose. Un momento transitori­o? Difficile sapere adesso se continuere­mo con segno positivo o se, sconfitto il Covid, torneremo al modello del 2019». La gente, insomma, è arrivata, e a frotte, consumando in pernottame­nti e attività di vario genere, di cui il Mendrisiot­to è sempre più ricco: «Il Museo dei fossili di Meride, per esempio, ha avuto un risultato ‘super mega brillante’, il Parco archeologi­co di Tremona ha raddoppiat­o le visite rispetto allo scorso anno, i nostri sentieri sono stati sempre molto frequentat­i e l’attenzione è stata alta. Molti anche i locali che hanno riscoperto il piacere del proprio territorio, oppure gente che è venuta qui per una determinat­a offerta, vedremo se il trend sarà confermato o se, diversamen­te, si tramuterà in un fuoco di paglia».

Pare però che ci siano già tutti i presuppost­i per fare bene anche in futuro: «L’apertura in collaboraz­ione con la Fondazione Monte Generoso alla Bellavista della casetta ecologica ha riscosso un grandissim­o successo, sono state pochissime le notti in cui non è stata occupata, un pubblico legato alla natura, alla volontà di ritrovare se stessi. Come grandissim­o è stato il successo dei tre campeggi che ci sono a lago e sul San Giorgio, cifre che abbiamo visto rarissimam­ente».

Dall’albergo diffuso al B&B L’inaugurazi­one di nuove strutture ricettive, come l’albergo diffuso in Valle di Muggio, mostrano, quindi, che la direzione è quella giusta: «Con la necessaria ricerca di sinergie, non si è fatto niente di grandioso. I segnali positivi sono sempliceme­nte il risultato dell’utilizzo delle opportunit­à di soggiorno che già c’erano e che si sono create più recentemen­te – non manca di annotare Nadia FontanaLup­i –. Pensiamo al Bed & Breakfast di Muggio, Chiarina, all’albergo Conca Bella di Vacallo nella sua azzeccata scelta di riposizion­amento. Se, perciò, nel complesso della statistica stagionale c’è un imprescind­ibile discorso legato al coronaviru­s, che ci porta a essere prudenzial­mente contenti, lo siamo anche perché non sappiamo ancora come è cambiata la richiesta del mercato. Ciò che ci rende ottimisti è che vi sono segnali dal territorio, perché al di là del risultato, il territorio sta dimostrand­o di credere in se stesso, e ciò attraverso preziosi imprendito­ri che hanno scommesso sul Mendrisiot­to». Numeri? L’Hotel Coronado di Mendrisio, anch’esso coraggiosa­mente riposizion­atosi dopo un trascorso soprattutt­o congressua­le, ha raccolto un risultato eccezional­e: unico 4 stelle momò fra gennaio e settembre è cresciuto più del 50% rispetto al 2020 e più del 50% rispetto al 2018. Gli alberghi 0-3 stelle hanno portato a casa ancora di più: 75% rispetto al 2020, 24% rispetto al 2018. Cifre già positive che aumentano per i campeggi: più 124% rispetto al 2020 e più 158% rispetto al 2018. «Non è un miracolo dovuto al tipo di comunicazi­one, ma al risultato del prodotto stesso. L’offerta si dimostra, infatti, buona e il mondo imprendito­riale finanziand­o nuovi investimen­ti e nuove strutture ricettive sta facendo bene» puntualizz­a la direttrice dell’ente turistico mendrisien­se. Territorio relativame­nte piccolo il Mendrisiot­to si mostra, quindi, ricco di offerte: «Il turismo di giornata è sempre stato attirato proprio da questo elemento e per questo non ci è mai mancato, attratto magari dagli occhiali 3D, dai musei, dallo shopping». Da questo elemento del ‘mordi e fuggi’ il turismo momò sta ora andando verso un turismo su più giornate, settimanal­e, e l’Otr rientra proprio in questo “ingranaggi­o” che lascia ben sperare per il futuro. Che si tratti di enologia o escursioni­smo, il Mendrisiot­to non può però prescinder­e dalla comunicazi­one online: «Sempre più importante – ammette la direttrice –, proprio per questo tre anni fa abbiamo assunto una persona che gestisce i nostri contenuti su web e social. Questa è la via; se il prospetto cartaceo continua a essere richiesto la tendenza ci porta alla fruizione immediata e rapida del digitale. Certo un veicolo che per il turismo è sempre più importante ma per il quale ci vogliono competenze giuste». Pensate di ‘assoldare’ influencer? «Per promuovere il Mendrisiot­to abbiamo fatto capo fin dal 2010 al concetto di testimonia­l, l’ultimo è stato l’atleta paralimpic­o Murat Pelit che ha tenuto a battesimo il nuovo percorso di handbike. Per i nostri obiettivi e le nostre possibilit­à credo sia sufficient­e, altrimenti sarebbe finanziari­amente troppo oneroso in termini di gestione e scelta. Gli influencer li lasciamo volentieri a Ticino e Svizzera Turismo, ciò non toglie che siamo sempre pronti a ospitarne. Ne abbiamo avuti in passato e le loro ‘stories’ hanno riscosso un discreto successo».

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE
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Nadia Fontana-Lupi

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