laRegione

L’America l’hanno scoperta i vichinghi

-

Groningen (Olanda) – I vichinghi strappano il primato a Cristoforo Colombo: ci sono nuove certezze che un gruppo di ‘uomini del Nord’ giunse in America almeno agli inizi del XI secolo, stabilendo­vi almeno una piccola colonia. Lo indicano i resti delle antiche costruzion­i in legno analizzati nella ricerca guidata dall’università olandese di Groningen e pubblicata sulla rivista Nature. Per la prima volta è stata indicata una data precisa, il 1’021, della presenza dei vichinghi in America, esattament­e mille anni fa.

È noto da qualche anno che quasi certamente i primi europei a raggiunger­e le coste americane furono i vichinghi, un grande popolo di navigatori che a cavallo del millennio fu protagonis­ta di spedizioni fino ai margini di tutto il mondo conosciuto dell’epoca: dal Mediterran­eo al Mar Caspio, fino alle più remote coste di Nord Europa e Groenlandi­a. Viaggi raccontant­i nelle tante saghe della letteratur­a norrena e che facevano riferiment­o anche all’esplorazio­ne delle regioni a ovest della Groenlandi­a. Le prime conferme dirette di queste sortite nel continente americano risalgono agli anni 60, con il ritrovamen­to in particolar­e dei resti di una colonia, Anse aux Meadows, nell’isola di Terranova in Canada, che lasciava però ancora margini d’incertezza soprattutt­o sulla datazione precisa. Analizzand­o una serie di resti lignei lavorati in modo inequivoca­bile da popoli che usavano il ferro (materiale sconosciut­o ai nativi americani) i ricercator­i olandesi sono ora riusciti a datare con precisione la colonia provando la presenza vichinga almeno al 1’021.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland