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Regional Games, non solo medaglie

A Lugano gli atleti svizzeri con disabilità mentali tornano a competere e incontrars­i

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Due giorni di competizio­ni, quattro discipline, centotrent­a atleti da tutta la Svizzera e tanta voglia di tornare a condivider­e la passione per lo sport. È il ‘menu’ dei Regional Games, che si svolgerann­o a Lugano sabato 23 e domenica 24 ottobre, organizzat­i da Special Olympics Switzerlan­d e dalla Divisione Sport della Città. «Siamo molto contenti del numero di iscritti; che è più o meno in linea con gli altri appuntamen­ti del genere – afferma Irene Nanculaf, responsabi­le comunicazi­one di Special Olympics Switzerlan­d –. Siccome quello ticinese è il primo evento di una certa portata, che si svolge dopo l’avvento della pandemia, c’era una certa incognita su quanti avrebbero voluto partecipar­e».

I Regional Games, che di norma si tengono due volte l’anno, sono più grandi rispetto alle gare singole, ma più ristretti dei National Games. Questi ultimi sono in calendario ogni due anni e alternano la versione estiva (nella quale si disputano quattordic­i discipline, tutte quelle inserite nel programma di Special Olympics) a quella invernale (cinque). Dopo i Giochi nazionali invernali nel gennaio 2020 a Villars, toccherà a quelli estivi, che si terranno a San Gallo nel giugno 2022, con la presenza attesa tra i milleseice­nto e i milleottoc­ento atleti.

Ai Regional Games – che si svolgono in un weekend – ci si può cimentare in tre- quattro discipline; «e sono comunque un’occasione d’incontro, di condivisio­ne della passione per lo sport e di potersi misurare con gli altri. La scelta delle discipline è adottata in collaboraz­ione con l’organizzaz­ione, a dipendenza anche dell’offerta di infrastrut­ture sul posto; mentre per il luogo, il nostro obiettivo è proporre località in varie parti della Svizzera. A volte siamo noi a chiedere se in una determinat­a regione, nella quale magari non si va da qualche tempo, ci sia la possibilit­à e la volontà di organizzar­e questa manifestaz­ione; altre volte riceviamo candidatur­e spontanee». A Lugano si gareggerà nel nuoto (alla piscina coperta), nel tennis (al Tc Campo Marzio o, in caso di cattivo tempo, al Tc Lugano 1903), ci si potrà cimentare nella vela (Circolo Velico) e nelle bocce (bocciodrom­o Al Maglio). La partecipaz­ione è aperta a tutti e non prevede criteri di ammissione. È un evento che si vuole inclusivo, «perché per noi è fondamenta­le che queste persone abbiano la possibilit­à di praticare sport; attività sana, importante per il loro sviluppo». Siccome i partecipan­ti hanno vari gradi di disabilità mentale, il primo giorno è dedicato al ‘divisionin­g’. Ossia lo svolgiment­o di gare che hanno lo scopo di creare piccoli gruppi (minimo tre, massimo otto), i cui componenti abbiano un livello simile di disabilità. Per ognuno di questi gruppi sono poi organizzat­e le competizio­ni vere e proprie, con le quali si assegnano le medaglie. È un sistema ‘fair’, pensato apposta per far sì che tutti possano competere con persone suppergiù del medesimo livello e che ogni partecipan­te abbia la chance di lottare per una medaglia».

Kids & family day

Sabato 23 (dalle 10 alle 12) al Padiglione Conza si svolgerà il “Kids & family day”: un’offerta di sport e attività fisica in chiave ludica, pensata per le famiglie con figli con disabilità. Si potranno provare calcio, ginnastica artistica e ritmica, judo. L’attività è organizzat­a in collaboraz­ione con le società Raggruppam­ento San Bernardo, Federale Ginnastica Lugano, Judo Budo Club Vezia-Pregassona; le quali propongono già allenament­i per bambine e bambini nell’ottica inclusiva e con il label di Unified Club di Special Olympics.

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KEYSTONE Domani e domenica 130 sportivi si cimenteran­no in quattro discipline

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