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Gravi scenari di crisi, le prove di ‘Odescalchi 22’

Un’operazione di collaboraz­ione transfront­aliera

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Da un incidente aereo con un grosso incendio nel Malcantone, a un importante inquinamen­to sul lago Ceresio, passando per un’esplosione a Maccagno, un impiego a supporto della Dogana Sud per il controllo delle frontiere, fino a giungere al trasporto di acqua dal lago di Lugano a Mendrisio con la necessità di renderla potabile. Si tratta di alcuni degli scenari emergenzia­li di esercitazi­one che saranno al centro dell’operazione Odescalchi 2022. Nell’arco di un’intera settimana – dal 13 al 19 giugno –, in Ticino e nelle regioni della provincia di Varese sul confine, saranno coinvolti militari attivi nei battaglion­i della Divisione territoria­le 3; donne e uomini delle Organizzaz­ioni regionali della Protezione civile; agenti della polizia cantonale, pompieri e soccorrito­ri della Federazion­e cantonale ticinese servizi ambulanze, in collaboraz­ione con i loro omologhi italiani. L’esercitazi­one ha lo scopo di affinare le competenze e la conoscenza reciproca nell’ambito dell’aiuto militare e civile in caso di catastrofe. Una prima edizione si era già svolta nel 2016 nel Mendrisiot­to e nella provincia di Como. Allora esercito e partner della protezione della popolazion­e svizzeri e italiani vennero sollecitat­i per il deragliame­nto sotto la galleria di Monte Olimpino 2 di un treno diretto a Milano con conseguent­e incidente chimico alla stazione di Chiasso, uno scenario con decine di morti e centinaia di feriti che vide l’impiego di una moltitudin­e di soccorrito­ri.

Durante la presentazi­one avvenuta alla Centrale cantonale d’allarme a Bellinzona, il direttore del Dipartimen­to istituzion­i partendo

Norman Gobbi,

da fatti concreti come il vasto incendio boschivo divampato a fine gennaio sopra l’Alpe di Neggia, ha sottolinea­to come la possibilit­à di attivare in modo immediato la contropart­e su un versante o l’altro tra Svizzera e Italia in caso di catastrofe sia vitale per un intervento incisivo per proteggere la popolazion­e dei due Paesi. Dal canto suo il divisionar­io Lucas Caduff ha ricordato la possibilit­à del Dipartimen­to federale della difesa, della protezione della popolazion­e e dello sport (Ddps) di decidere, su richiesta del Dipartimen­to federale degli affari esteri, impieghi di soccorsi urgenti da parte di piccoli distaccame­nti dell’esercito nell’ambito dell’aiuto in caso di catastrofe all’estero. Un’organizzaz­ione performant­e e soldati allenati in grado di assolvere i compiti richiesti – ha evidenziat­o Caduff – si ottengono proprio con operazioni di questo tipo che presentano scenari verosimili su cui esercitars­i in modo appropriat­o per far fronte a situazioni di crisi che si possono verificare realmente.

Stefano Laffranchi­ni, sostituto comandante della Divisione territoria­le 3, e Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazion­e, hanno invece presentato nel dettaglio gli scenari di intervento e di collaboraz­ione che saranno realizzati nel corso di tutta la settimana, specifican­do l’ingaggio della parte militare svizzera e italiana e quello di tutti i partner attivi sui due versanti del confine. L’imponente impiego di personale e mezzi – è stato annunciato – avrà pure una concretizz­azione di carattere politico, ovvero la firma di un nuovo Protocollo d’intesa tra i Cantoni Ticino, Vallese, Grigioni e le Province italiane di confine nell’ambito di una sempre migliore pratica d’impiego italo-svizzera in caso di catastrofe. Il documento verrà sottoscrit­to venerdì 17 giugno a Pollegio.

Esposizion­e dell’esercito

Dal 15 al 19 giugno, in concomitan­za con l’operazione Odescalchi 2022, le formazioni dell’esercito svizzero, gli enti di primo intervento e gli alpini dell’esercito italiano si presentera­nno alla popolazion­e con un’esposizion­e all’aeroporto militare di Locarno-Magadino. Sarà possibile visitare i diversi stand espositivi, ma anche assistere all’esibizione della fanfara militare della Divisione territoria­le 3, alle evoluzioni della pattuglia acrobatica PC-7 Team, dei paracaduti­sti dell’esercito e alle prestazion­i dei cavalli e dei cani del centro di competenza del servizio veterinari­o e degli animali dell’esercito.

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FOTO D’ARCHIVIO/DIPARTIMEN­TO ISTITUZION­I Le esercitazi­oni si terranno dal 13 al 19 giugno

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