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Ecco i primi vincitori del Premio

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Matteo Giottonini, Frieder Licht, Samuela Savoy e Mosé Cometta. Sono i vincitori, nelle rispettive categorie, della prima edizione del Premio Fondazione Verzasca, istituito per valorizzar­e la ricerca e la cultura della Valle Verzasca e della cultura subalpina. Lo ha comunicato la Fondazione Verzasca.

La cerimonia di premiazion­e si è tenuta nella cornice del Castello di Brione Verzasca, alla presenza del presidente della Fondazione Verzasca, Alan Matasci, dei membri della giuria Raffaele Scolari e Claudio Ferrata e dei rappresent­anti del Comune di Verzasca. Nato nel contesto del Masterplan Verzasca 2030, il Premio Fondazione Verzasca ha come accennato lo scopo di promuovere la ricerca su temi attinenti alla Valle Verzasca e, più in generale, alle realtà delle vallate subalpine del Canton Ticino. Il premio annuale è aperto a tutti i neodiploma­ti svizzeri o residenti in Svizzera iscritti a un ateneo svizzero o straniero, come pure a una scuola universita­ria profession­ale (Sup) o a una scuola specializz­ata superiore (Sss) con sede in Svizzera.

Matteo Giottonini (Premio principale, categoria Bachelor/Lavori di diploma) è stato premiato per “Il regno dei misteri dolorosi”, sulla tematica del rapporto fra l’uomo e la montagna. Frieder Licht (Premio principale, categoria Master/Dottorato) ha invece vinto con “Hcap - Un mythe illumine la vallée”, ricerca sull’Ambrì Piotta e dintorni che parla di “realtà giovanile e enalisi interdisci­plinare del tifo Hcap”. Sempre la categoria Master/Dottorato, una menzione è andata a Samuela Savoy per “Anna Gnesa. Ospite degli invisibili”, una biografia di Anna Gnesa nel suo contesto storico-culturale. Infine, Mosé Cometta ha ottenuto un’altra menzione (categoria Master/Dottorato) per “Una lettura (post)marxista delle tensioni identitari­e contempora­nee”, con cui ha trattato il tema “transizion­e urbana e questione identitari­a ticinese”. I lavori sono consultabi­li sul sito fondazione­verzasca.ch. La Fondazione Verzasca si congratula con i vincitori per la qualità dei lavori presentati e per l’impegno nella conoscenza del territorio e della cultura verzasches­i e dell’arco alpino.

Per il premio 2023 è aperto il concorso, a cui saranno ammessi lavori in tutti i campi di ricerca, redatti in una delle tre lingue ufficiali; in casi particolar­i saranno accolti anche lavori in lingua inglese. Il premio è suddiviso in due sezioni: a) lavori di master o di dottorato, con una dotazione di 2’000 franchi; b) lavori di bachelor o di diploma (presso una scuola specializz­ata superiore), con una dotazione di 1’000 franchi. Il bando di concorso è consultabi­le sul sito fondazione­verzasca.ch. Il termine per la presentazi­one dei lavori è il 31 luglio 2022. Per informazio­ni: info@fondazione­verzasca.ch oppure 091 746 10 72.

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TI-PRESS Castello Marcacci a Brione Verzasca

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