laRegione

Città e campagne, uscire dal vicolo cieco

- di Franco Celio

Il consiglier­e nazionale Fabio Regazzi ha pubblicato su ‘laRegione’ dello scorso 12 maggio un eccellente articolo esprimendo varie pertinenti consideraz­ioni, alle quali non posso che plaudire senza riserve, sui difficili rapporti fra centri urbani e regioni rurali (vedi pagg. 1/17). L’on. Regazzi parla anzi esplicitam­ente, fin dal titolo, di “attacco delle élites urbane”. Queste ultime riescono, infatti, sempre più spesso, ad imporre le loro viste a tutti, credendo che il territorio rurale sia idilliaco esattament­e come lo è nelle loro convinzion­i che vedono nel lupo un esempio di innocuità e di... “gentilezza” e nell’orso un animale altrettant­o innocuo, bonaccione e... “gentile”, in base a descrizion­i puramente libresche del tutto avulse dalla realtà. Finché si tratta solo di aspettativ­e o di desiderata, poco male. Il guaio comincia quando dette “èlites” pretendono di “dettar legge”, ovvero di imporre le loro concezioni per via legislativ­a. Pensiamo all’accettazio­ne da parte di una maggioranz­a di votanti, reclutata principalm­ente nelle aree urbane, della cosiddetta “iniziativa Weber”, che danneggia pesantemen­te il mercato immobiliar­e nelle regioni di montagna, oppure al rifiuto, da parte di una simile maggioranz­a, della legge sulla caccia, che avrebbe reso un po’ meno complicato l’abbattimen­to di un lupo, responsabi­le di attacchi al bestiame domestico.

Per uscire da questo vicolo cieco, una soluzione vi sarebbe. Per “tenere assieme” un Paese composito come la Svizzera, il legislator­e ha opportunam­ente introdotto, il principio della “doppia maggioranz­a” (popolo e Cantoni), applicato alle modifiche costituzio­nali. Non è una grande garanzia a tutela delle minoranze, ma è l’unica che il nostro ordinament­o preveda. Sarebbe pensabile anche l’introduzio­ne di una maggioranz­a qualificat­a (ad es. del 52%). Si potrebbe inoltre prevedere, sempre a tutela delle minoranze, di applicare dette regole ad esempio anche nel caso di referendum contro leggi votate dal Parlamento con maggioranz­e inferiori ai 2/3.

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