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‘Sarà una scalata lunga quattro mesi’

L’uruguaiano Andrés Schetino rinforza il Bellinzona

- di Valdo Baumer

Mediano uruguaiano (e italiano) di ventotto anni Andrés Schetino, dal fisico prominente (è alto 186 cm) è uno dei rinforzi invernali del Bellinzona, assieme ad Adrian Durrer, giunto in prestito dal Lugano, al terzino zurighese (ex Chiasso) Fabio Dixon, in arrivo dall’Irlanda, e all’ala uruguaiana Matias Ocampo, ventenne di ottime speranze che arriva dal River Plate di Montevideo. Schetino vanta esperienza in Serie B (quando era sotto contratto con la Fiorentina) con la maglia del Cosenza, così come nella lega cadetta spagnola, in Danimarca e nel campionato uruguaiano. Quali sono le tue qualità? «Sono un centrocamp­ista difensivo, attento alla tattica, ma poi vedremo come verrò schierato in campo».

Come mai la scelta di venire a Bellinzona? «Ho parlato con la società, abbiamo trovato rapidament­e un accordo, per me è una bella occasione per tornare in Europa, mi aspetto tante belle cose e vogliamo lottare per la promozione».

Cosa conosci della Challenge League e del calcio svizzero in generale? «Ho visto poco, ho solo guardato la classifica, perché la trattativa è andata veramente velocement­e», il giocatore è infatti arrivato alla sede del club per completare le operazioni burocratic­he, solamente nel tardo pomeriggio. Non prima però di incontrare i nuovi compagni e lo staff tecnico: «Ho avuto oggi il primo allenament­o e conosco qualche uruguaiano, ma per il resto è tutto nuovo per me».

A ventotto anni, ne compirà ventinove a maggio, l’arrivo a Bellinzona può essere una fermata verso lidi più prestigios­i? «È un punto di partenza, ma la mia testa è solo qui per lottare per scalare il più possibile la classifica, dopo non si sa mai quello che verrà, mancano comunque ancora quattro mesi di campionato».

Intanto però prima di tutto bisogna recuperare il ritmo gara… «L’ultima partita nel campionato dell’Uruguay (nel quale militava con la maglia Fenix, ndr) è stata in ottobre, poi dopo la pausa per i Mondiali più nulla, ma so che in Svizzera è stato lo stesso. Quindi bisogna sicurament­e prevedere un periodo di preparazio­ne prima di ricomincia­re, ma siamo a buon punto».

Ma le tue sensazioni personali come sono? «Fisicament­e mi sento bene, sicurament­e allenarsi con la squadra non è la stessa cosa che farlo individual­mente, vedremo come andrà». Vedremo dunque se domani per il suo debutto sulla panchina granata Stefano Maccoppi vorrà (e potrà, visto che al momento di andare in stampa il giocatore non risulta ancora tesserato sul sito della Swiss Football League) subito contare sul nuovo centrocamp­ista.

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Il 28enne centrocamp­ista

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