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‘Ci ho sperato, ma è stato inutile’

Miodrag Mitrovic deluso e arrabbiato per la fine dell’Fc Chiasso: ‘Qualcuno, per assurdo, in questa situazione ci ha pure guadagnato’

- di Emiliano Rossi

Un messaggio da parte di Nicola Bignotti, appena uscito dalla Pretura. I calciatori del Chiasso sono stati informati in questo modo che da oggi sono senza lavoro. L’inevitabil­e è accaduto: a fronte delle promesse non mantenute, leggasi soldi mai arrivati, da parte dei nuovi proprietar­i della American Sport Asset Company Limited, il pretore Matteo Salvadè non ha potuto fare altro che decretare il fallimento della società.

Da qualche giorno ormai i giocatori non ci credevano più. «Sono rammaricat­o, triste, dispiaciut­o, deluso, anche arrabbiato», riassume il suo stato d’animo Miodrag Mitrovic, a circa un paio di ore dalla notizia. Con chi ce l’ha? Non fa nomi, ma spiega che «qualcuno, per assurdo, in tutta questa situazione ci ha guadagnato».

Tutto l’entourage rossoblù ha vissuto mesi difficili, senza stipendi, senza notizie, scendendo in campo con encomiabil­e impegno nonostante una situazione non chiara, ottenendo anche ottimi risultati sportivi. L’arrivo sulla scena del gruppo spagnolo, con progetti in grande, pareva aver cambiato le carte in tavola. Ma, al di là delle parole, non è mai arrivato un centesimo. «Nell’ultima settimana, a dire il vero, si capiva che si stava andando nella direzione del fallimento. I problemi, va detto, c’erano da mesi, non solo dall’arrivo della nuova proprietà, visto che siamo da mesi in una condizione che non ci si poteva più permettere di far continuare – spiega il portiere –. Il passaggio di quote ci aveva regalato un sorriso, si pensava che magari avessimo trovato la via di uscita. Sino all’ultimatum del 20 gennaio (i proprietar­i avevano detto che avrebbero pagato i salari di gennaio e i costi correnti, ndr) avevo pensato che tutto si sarebbe risolto. Poi, arrivati vicini ai giorni della scadenza, abbiamo capito che non sarebbe successo». Le domande senza risposta sono tante. «È inspiegabi­le il fatto che siano venuti, abbiano acquistato le quote di maggioranz­a, si siano presentati e poi non abbiano più fatto quello che avevano promesso. Dopo averli visti al Riva IV, ci avevo creduto», è l’amara constatazi­one di Mitrovic. Che comunque sottolinea, per non scordarlo, che tutto è cominciato ben prima della firma del passaggio di quote.

Adesso ai calciatori arriverà una raccomanda­ta da parte dell’Ufficio fallimenti, che notificher­à la risoluzion­e dei contratti. «Non ci siamo ancora sentiti coi compagni, ho voluto staccare un momento per assorbire la notizia. Dovremo trovarci per capire come muoverci». Riferisce che è stato detto che, come dipendenti, avranno diritto ad avere quattro mensilità arretrate. «Cerchiamo di recuperare almeno qualcosa e poi ognuno penserà al dopo». Lui sino a ieri non ha voluto prendere in consideraz­ione altre offerte. «Ora siamo in mezzo a una strada. Dovremo vedere come organizzar­ci, cercare un’altra squadra: questo è il nostro lavoro».

Il suo pensiero va ai tifosi. «Voglio lanciare loro un messaggio. Mi sono sempre trovato benissimo. Anche se viene poca gente allo stadio, a Chiasso ho intuito che c’era passione. Sono rattristat­o per loro, che investivan­o tempo ogni domenica per venire allo stadio: non posso immaginare cosa provano e non auguro a nessuno quello che è capitato. Sono stati calorosi e ci hanno seguito anche in trasferte lunghe e non importanti. Non li dimentiche­rò mai». I giocatori troveranno una nuova squadra, i tifosi no. Chiasso, oggi, è tutta un po’ orfana.

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Il portiere del Chiasso: ‘Adesso dovremo trovare un’altra squadra’

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