All’Espocentro un rave ‘sicuro e controllato’
Gli organizzatori sulla serata in agenda sabato: ‘Vogliamo andare incontro a gusti di musica alternativa e sensibilizzare a non demonizzare questi eventi’
Viene annunciata come una serata di musica techno e tekno in un ambiente «sicuro e controllato» quella in agenda sabato 4 febbraio all’Espocentro di Bellinzona (dalle 18 alle 2 di notte) su iniziativa del Mjolnir Sound System con sede a Camignolo. L’organizzazione del rave party ‘Urban Earthquake’ è rappresentata da tre giovani che stanno terminando o hanno finito (due lavorano già nel settore) la formazione di operatore di palcoscenico presso il Centro professionale tecnico di Trevano: «Ed è proprio questa formazione che ci ha spinti a proporre qualcosa di nuovo per attirare il pubblico giovane», dice a ‘laRegione’ Giulio Bellosi, uno dei tre promotori che con questa iniziativa intendono offrire «occasioni di aggregazione che possano andare incontro anche a gusti di musica alternativa».
Sostanze e dipendenze: coinvolto Danno.ch
L’aspetto relativo alla sicurezza è ritenuto fondamentale e, si garantisce, sarà una delle voci prioritarie per l’evento di sabato. «Credo che l’Espocentro permetta una sorveglianza migliore rispetto per esempio a un Carnevale, dove l’area della festa è infatti molto più vasta e dispersiva». Inoltre la decisione di riservare uno spazio a Danno.ch – progetto dell’Associazione Radix Svizzera italiana che fornisce informazioni sulle sostanze in circolazione e i loro effetti per ridurre i rischi legati al consumo e alle dipendenze – mira a sensibilizzare i giovani. «Oltre a far divertire i partecipanti, vorremmo riuscire a sensibilizzare la società a non demonizzare i rave: far capire che è possibile proporre e apprezzare questo genere di serate in un ambiente sorvegliato e sicuro, senza gli eccessi e le brutte dinamiche che si verificano in occasione di eventi più grossi e/o non autorizzati», aggiunge il nostro interlocutore, convinto che la serata del 4 febbraio – aperta anche a minorenni dai 16 anni – possa attirare appassionati del genere e non, nonostante l’impronta meno... selvaggia. Augurandosi una buona riuscita dell’evento apripista, gli organizzatori vogliono continuare in futuro a proporre simili serate. «Abbiamo l’idea di fondare un’associazione anche per facilitare eventuali sponsorizzazioni, visto che per questa prima festa, per la quale la somma necessaria per affittare l’Espocentro è stata comunque importante, abbiamo utilizzato parte dei nostri risparmi».
Spazio ad artisti emergenti
Quanto alla musica e alle esibizioni, l’intento del progetto è quello di dare spazio agli artisti emergenti ticinesi e più in generale a quelli che non hanno ancora un grande pubblico, nonché a dj in cerca di occasioni per fare esperienza. «La loro presenza durante la prima serata, insieme a quella del nostro amico Suburbass dalla Repubblica Ceca, permetterà di vivere un’esperienza unica nel suo genere». Come detto la sei ore a suon di bassi vuole essere il primo di una serie di eventi con i quali gli organizzatori vogliono promuovere il concetto di divertimento in sicurezza e allo stesso tempo dare l’opportunità a giovani talenti, dj, tecnici del suono e light designer, decoratori e quant’altro di mettersi alla prova. Un luogo dove esprimere le loro qualità, dunque, e nell’ottica, anche, di trovare un impiego duraturo. Informazione e biglietti sul sito www.ticketino.com.