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Affittacam­ere, verifiche da sudare

La Città risponde ad Angelini Piva e cofirmatar­i sull’introduzio­ne della nuova procedura per gli alloggi a uso turistico messi sulle piattaform­e

- di Davide Martinoni

“Il nuovo articolo 21a della Legge sul turismo (LTur) comporta un onere non indifferen­te per gli enti locali chiamati ad applicarlo per quanto di loro competenza. L’impegno non si limita alla semplice apposizion­e di un visto, ma consiste in una verifica precisa della tipologia di alloggio per rapporto alle disposizio­ni della Legge edilizia (Le) e della Legge sugli esercizi alberghier­i e sulla ristorazio­ne (Lear), con l’avvio, se necessario, di un’apposita procedura edilizia”.

Lo premette il Municipio di Locarno nella sua risposta all’interrogaz­ione di Barbara Angelini Piva (prima firmataria) sull’entrata in vigore (il 1º febbraio ’22) di una nuova procedura per gli alloggi a uso turistico offerti in locazione sulle piattaform­e online (come Airbnb, Booking e altri). “Ai detentori di alloggi già sottoposti alla Lear il numero identifica­tivo è stato trasmesso automatica­mente – scrive Angelini Piva unitamente a Simone Beltrame, Mattia Scaffetta, Giuseppe Abbatiello, Luca Jegen, Pier Mellini, Francesca Machado-Zorrilla, Marko Antunovic e Matteo Buzzi –, mentre gli altri interessat­i avrebbero dovuto nel frattempo iscriversi tramite la piattaform­a creata online dall’Azienda Turistica Ticinese e il termine di un anno per richiedere il numero identifica­tivo sta per scadere”.

Con l’interrogaz­ione veniva chiesto se il Municipio avesse fatto informazio­ne; quante nuove iscrizioni sono state comunicate da Att a Locarno da febbraio a oggi; se il Comune sia a giorno con le verifiche di sua competenza sull’idoneità degli oggetti che non sottostann­o alla Lear; e se tra gli oggetti iscritti si sia riscontrat­a “la necessità per i proprietar­i di inoltrare una domanda di costruzion­e per cambio di destinazio­ne in attività commercial­e (affittacam­ere)”.

‘Informati in ritardo’

La Città ricorda le “grosse discussion­i” suscitate dalla tematica, “già a partire dal ritardo con il quale i Comuni sono stati informati su modalità di accesso e d’impiego della nuova piattaform­a”. Ma il dibattito “si è incentrato in modo particolar­e sulle incongruen­ze tra le varie disposizio­ni legali” in gioco. Già l’Associazio­ne dei Comuni ticinesi e i singoli Municipi avevano sollecitat­o il Cantone richiedend­o “una risposta concertata fra i vari servizi cantonali ai quesiti che i Comuni stessi hanno presentato”. Questo poiché, come detto in entrata, l’onere a carico dei Comuni non è indifferen­te.

Consideraz­ioni, queste, peraltro sottoscrit­te dal governo in una lettera sul tema inviata a Locarno in ottobre; governo che “aveva specificat­o meglio la situazione per quanto riguarda la differenza tra alloggi in zona e fuori zona edificabil­e”; “aveva anticipato che il Regolament­o di applicazio­ne della Legge edilizia sarebbe stato modificato per fissare formalment­e il limite dei 90 giorni annuali di affitto a scopo turistico, per determinar­e l’obbligo del cambio di destinazio­ne”; e “aveva precisato la possibilit­à di richiedere una proroga fino al 30 giugno 2023”.

‘A giorno’ con 59 iscrizioni su 219

Poi, nello specifico delle domande, la Città nota che fare informazio­ne è compito di Cantone e Agenzia turistica, e, con esse, dei media. A Locarno – dove è stato anche creato un apposito indirizzo email – sono comunque pervenute 219 iscrizioni, ma “la difficoltà oggettiva nell’applicazio­ne delle nuove disposizio­ni non ci ha permesso di dare seguito compiutame­nte al compito che la Ltur ci ha affidato”. Anche per questo Locarno aveva ottenuto la proroga. Ne consegue che “le verifiche finora effettuate sono state soltanto 59, ognuna delle quali è stata oggetto di una procedura edilizia per cambiante di destinazio­ne”. A stretto giro di posta, comunque, la Città provvederà ad avviare le procedure rimaste sospese, “in modo da formalizza­re l’attribuzio­ne del numero identifica­tivo a tutti coloro che si sono annunciati, entro il termine del 30 giugno 2023”.

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TI-PRESS Turisti... dapiazzare

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