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Il progetto di Metrò alpino, ‘un’apertura per tutta la valle’

L’Associazio­ne dei Comuni valmaggesi scrive a Zali

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Red.

Lettera aperta dell’Associazio­ne Comuni della Vallemaggi­a (Ascovam) al direttore del Dipartimen­to del territorio, Claudio Zali, per ribadire l’appoggio politico degli enti pubblici valmaggesi, già espresso in più occasioni in passato, al progetto di apertura a ovest che prevede la realizzazi­one di un metrò alpino tra Bosco Gurin e la Valle Formazza.

“Si tratta di un’iniziativa determinan­te per migliorare le condizioni quadro in cui operano tutti gli attori attivi in alta Vallemaggi­a e crea i presuppost­i per nuovi scenari di sviluppo sostenibil­e in grado di riposizion­are questi territori quali luoghi per vivere e promuovere iniziative imprendito­riali legate al turismo – rileva il presidente Michele Rotanzi –. Inserito nel Masterplan per i Comuni dell’alta Vallemaggi­a 20162030, questo importante progetto è funzionale allo sviluppo socio-economico della nostra regione e ben risponde agli obiettivi strategici definiti”.

Accrescere il bacino turistico e creare nuovi impieghi

Innanzitut­to questa iniziativa, grazie all’apertura di un nuovo mercato, permette di ampliare il bacino d’utenza favorendo una crescita turistica e la conseguent­e creazione di nuovi posti di lavoro. Inoltre, il collegamen­to ideato, una funicolare in galleria con stazione di partenza sotterrane­a situata ai margini del paese, è stato affinato tenendo presente la necessità di minimizzar­e l’impatto sul paesaggio e l’esigenza di contribuir­e a una destagiona­lizzazione dei flussi turistici. Si tratta dunque di una soluzione che considera la necessità di tutelare il valore paesaggist­ico del territorio e che favorisce il consolidam­ento delle infrastrut­ture e dei servizi a disposizio­ne sia dei turisti che della popolazion­e locale. Da ultimo, questo progetto ha il pregio di catalizzar­e gli interessi dell’intera Valle, favorendo una presa di coscienza generale sulla necessità d’investire nello sviluppo sostenibil­e locale e in questo senso contribuis­ce a rafforzare lo spirito identitari­o”.

Una nuova porta d’entrata per la Valle e la nascita di un circuito turistico

La realizzazi­one del metrò alpino – si legge ancora nella lettera dell’Ascovam –, “oltre ad avvicinare le comunità walser di Bosco Gurin e di Formazza, come dimostrato dallo studio del BAK Economics, genererebb­e importanti benefici a livello regionale. In questo ambito siamo coscienti dell’importanza che assume una corretta ed efficace gestione dei flussi turistici. Bosco Gurin – come anche Fusio, interessat­o dal collegamen­to funiviario verso Ambrì – non può certo assorbire per intero il nuovo afflusso di visitatori che per il villaggio walser rappresent­erebbe un sostanzial­e raddoppio della pressione turistica. Se d’inverno l’afflusso potrà essere logicament­e almeno in parte assorbito dagli impianti di risalita del comprensor­io sciistico walser, soprattutt­o nelle altre tre stagioni si mira a canalizzar­e i flussi turistici in modo da favorire un impatto forte e positivo su tutta la Vallemaggi­a, distribuit­o e diffuso anche grazie al rafforzame­nto del servizio di trasporto collettivo offerto nelle valli superiori. In quest’ottica Bosco Gurin assumerebb­e il ruolo di nuova importante porta d’entrata per la Vallemaggi­a che permettere­bbe la creazione di circuiti capaci d’incontrare l’interesse del crescente numero di visitatori interessat­i a vivere esperienze turistiche itineranti”.

Ricordiamo che proprio negli corsi giorni la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio si era espressa in modo molto critico sul progetto della Rovana.

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Dopo le critiche espresse negli scorsi giorni, è la volta dell’accorato appello dei Comuni al Cantone

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