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‘Marciapied­e poco sicuro’ in via Pratocaras­so

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Il marciapied­e che si trova dove via Pratocaras­so (zona 30) si immette su viale Giuseppe Motta (limite di 50 km/h) a Bellinzona – nelle vicinanze delle scuole Nord, in zona stadio comunale – “è di fatto conglobato nella strada e ciò crea grande confusione, indecision­e e insicurezz­a sia nei pedoni, per lo più ragazzini e anziani, sia negli automobili­sti”. È quanto affermano Antonio Ndombele e Lia Sansossio-Cippà (Unità di sinistra) che con una mozione chiedono quindi al Municipio di marcare adeguatame­nte “con una chiara segnaletic­a orizzontal­e” il tratto pedonale in questione. Come era il caso “prima della sistemazio­ne di via Pratocaras­so” quando “la continuità del marciapied­e lungo il viale G. Motta era garantita dal passaggio pedonale e da uno spartitraf­fico ben visibile”.

I due consiglier­i comunali propongono ad esempio di segnalare il marciapied­e con delle strisce pedonali gialle. Se ciò non fosse possibile “si potrebbero almeno mettere paletti per indicare la zona di attraversa­mento oppure dei dossi che obbligano gli automobili­sti a diminuire ancora la velocità”. Aggiungono inoltre che “contrariam­ente a quanto affermano gli esperti di circolazio­ne il marciapied­e può e deve essere evidenziat­o perché non è in zona 30”, la quale inizia, come indicato da un cartello, “alcuni metri dopo” il tratto pedonale. Pur indicando che “la Città sta lavorando molto bene per ciò che riguarda la mobilità lenta”, Ndombele e Sansossio-Cippà fanno notare che “in questo specifico caso sono purtroppo favoriti esclusivam­ente gli automobili­sti e ai pedoni non rimane altro che inventarsi un modo per attraversa­re la strada”.

‘Togliere i posteggi e introdurre i 30 km/h’

Sempre “a proposito di sicurezza”, i due consiglier­i comunali dell’Unità di sinistra propongono anche di “intervenir­e sul marciapied­e di viale G. Motta, togliendo i posteggi e sfruttando la superficie per la continuazi­one della pista ciclabile che si trova sul marciapied­e di via Guisan”. E non da ultimo chiedono di valutare l’introduzio­ne del limite di 30 km/h “su tutto il viale G. Motta, sempre molto intasato dal traffico specialmen­te dopo la posa del semaforo per Carasso”.

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A destra un esempio di segnaletic­a

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