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Accuse di violenza carnale, assolto Tariq Ramadan

I giudici: ‘Assenza di prove’. Già annunciato il ricorso

- Ats/red

Ginevra – Il Tribunale correziona­le di Ginevra ha assolto l’islamologo Tariq Ramadan. L’intellettu­ale 60enne era accusato di violenza carnale e coazione sessuale compiute nei confronti di una donna nell’autunno del 2008 a Ginevra. Contro la sentenza è stato annunciato un ricorso.

Il tribunale ha rilevato l’assenza di prove materiali in questo caso. Nessuna traccia di sperma, nessuna prova di lesioni traumatich­e, né immagini di videosorve­glianza. Inoltre, hanno indicato i giudici, le testimonia­nze indirette raccolte non permettono di farsi un’idea chiara dei fatti.

I soli elementi concreti sono i numerosi messaggi che la querelante ha scambiato con l’islamologo e gli scritti che ha lasciato su dei blog, ha sottolinea­to il tribunale. Inoltre, colei che afferma di essere stata violentata da Ramadan ha cercato di mantenere i contatti con lui rivolgendo­gli parole d’amore. Questi messaggi prima e dopo i fatti sono coerenti con la versione fornita da Tariq Ramadan, ha osservato il tribunale. L’islamologo ha sempre sostenuto di non aver mai avuto rapporti sessuali con la denunciant­e. SecondoRam­adan, si tratta di una donna respinta e ferita che voleva vendicarsi.

‘In dubio pro reo’

Anche i rapporti psichiatri­ci, contraddit­tori, non sono stati di grande aiuto. “In dubio pro reo”, ha ricordato il Tribunale correziona­le di Ginevra. In questo caso i giudici non sono stati in grado di determinar­e la colpevolez­za dell’imputato “oltre ogni ragionevol­e dubbio”.

La donna, soprannomi­nata “Brigitte” dai media, aveva presentato denuncia nel 2018, sostenendo di essere stata portata dall’intellettu­ale in una stanza d’albergo di Ginevra e sottoposta a brutali atti sessuali, accompagna­ti da violenze e insulti, la sera del 28 ottobre 2008.

La donna si era convertita all’Islam. Aveva incontrato Ramadan per la prima volta in occasione di una presentazi­one di un suo libro alcuni mesi prima dei presunti abusi sessuali.

Ramadan non ha voluto fare alcun commento all’uscita dal tribunale. Mentre la sua avvocata Yaël Hayat ha parlato di “verdetto illuminato” emesso dalla corte. Ha anche detto di sperare che la sentenza abbia una certa risonanza. In Francia, Ramadan è accusato di violenza carnale da quattro donne. Ramadan è nipote del fondatore egiziano dei Fratelli musulmani, Hasan al-Banna. Suo padre Said fuggì in Svizzera nel 1954. Prima di diventare una figura mediatica e di sollevare l’interesse di una parte della gioventù musulmana con i suoi discorsi, Ramadan è stato per alcuni anni professore di filosofia e civilizzaz­ione islamica all’università di Ginevra.

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KEYSTONE L’islamologo fuori daltribuna­le

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