‘Avevamo un piano, il problema era spiegarlo’
Le perplessità di martedì e di un lineup orfano di metà delle sue stelle lasciano spazio alle spiegazioni del giorno dopo, nel febbrile mercoledì lettone prima di Svizzera-Germania. «Avevamo un piano ben chiaro in testa – dice ai giornalisti presenti a Riga il direttore delle squadre nazionali, Lars Weibel –. Il problema non era tanto cosa avremmo fatto né come l’avremmo fatto, bensì riuscire a spiegarlo. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a ottimizzare le energie nella seconda settimana in vista del weekend decisivo. Però è sempre difficile immaginare come certe cose vengano interpretate. È chiaro, di esempi in passato ne abbiamo già visti, non può pensare di giocare al risparmio, devi sempre andare al 100%, senza lesinare sul piano dell’energia, però puoi fare in modo che quella stessa energia venga distribuita su più persone, in questo senso bisogna leggere il fatto che ad alcuni giocatori chiave è stato accordato un giorno extra di riposo. Non bisogna solo ottimizzare i carichi in allenamento, ma anche pensare alla rigenerazione, e credo di poter dire che la squadra è pronta ad affrontare la fase decisiva del torneo». Contro la Germania, però, non sarà una passeggiata. E Weibel lo sa bene. «Hanno dimostrato ciò che sanno fare. Secondo me, hanno giocato un’ottima prima parte di torneo, e con un po’ più di fortuna avrebbero potuto battere le tre ‘big’ inserite nel loro girone. Ma è chiaro, a questo punto della competizione in pista ci sono ancora soltanto i top team: per questo non ci siamo mai preoccupati di quale avversario avremmo incontrato, semmai ci siamo focalizzati su come fare per ripetere quanto di buono abbiamo fatto nella prima fase».